Fox News, You’re Fired! Il messaggio che sta prendendo piede in queste ore nei circoli Trumpiani è quello di un boicottaggio di massa del canale televisivo fondato da Rupert Murdoch. Da oltre 24 anni, Fox News è la casa dei conservatori americani nel mondo della televisione via cavo, ma nelle ultime settimane qualcosa sembra essersi rotto. Martedì scorso, Fox News è stato il primo network televisivo a chiamare lo stato dell’Arizona per Joe Biden. La chiamata è apparsa alquanto affrettata, tant’è che nessun’altra emittente televisiva ha seguito la decisione di Fox. Questo ha scaturito l’ira dei sostenitori di Donald, convinti di poter vincere questo Stato storicamente repubblicano. La questione sembra aver irritato parecchio anche i piani alti dell’amministrazione Trump, portando il genero Jared Kushner a telefonare di persona a Rupert Murdoch per chiedere di ritirare la chiamata. Rupert avrebbe gentilmente declinato.
Ma le tensioni tra il Presidente e l’emittente televisiva conservatrice sono iniziate ben prima dell’elezione. Il primo dibattito televisivo tra i due candidati presidenti è stato terreno di scontro tra Donald Trump e Chris Wallace – moderatore della serata. A dibattito concluso, il Presidente si è sfogato su Twitter attaccando pesantemente il giornalista di punta di Fox, accusandolo di essersi schierato dalla parte di Joe Biden. A questo vanno aggiunti i sondaggi pubblicati da Fox pre-elezione che davano Trump in forte svantaggio nei conforti di Biden, mandando su tutte le furie il Presidente e i suoi supporter.
Se questo non bastasse, proprio nella giornata di ieri, durante una conferenza stampa di Kayleigh McEnany – portavoce della Casa Bianca – il conduttore di Fox Neil Cavuto ha interrotto la trasmissione in diretta per dire che non esistono prove di frode elettorale e che dunque non avrebbe continuato a mandare in onda le parole di McEnany che trattavano proprio di quell’argomento. I supporter di Trump hanno visto questo gesto come un vero e proprio affronto alla libertà di stampa, e un tradimento della fiducia riposta nella loro amata emittente televisiva.
Ad oggi su Fox News rimangono solo un paio di trasmissioni realmente adorate dai supporter del Presidente: Tonight with Tucker Carlson – condotta dal giovane e spregiudicato giornalista senza peli sulla lingua, che alcuni vorrebbero alla Casa Bianca come successore di Trump – e Sean Hannity – il volto storico in prima serata e amico stretto di Donald. Se si tolgono queste due figure chiave, i rating di Fox News sono in caduta libera. I dati interni dell’emittente televisiva mostrano che il 6 di Novembre Fox ha attratto solo 2.26 milioni di telespettatori: la metà di quelli ricevuti da CNN. Quest’anno nel periodo pre-elezioni, Fox era costantemente al primo posto nella classifica delle emittenti televisive più viste negli Stati Uniti, registrando una media di 3.6 milioni di spettatori al giorno, molti di più di quelli registrati da CNN o MSNBC. Ora quest’ultima ha superato Fox News di almeno 700 mila spettatori.
Ma se i supporter di Trump smettono di guardare Fox News, qual’è l’alternativa? Rispetto a molte emittenti televisive pendenti a sinistra, una delle ragioni per cui Fox riusciva sempre e comunque ad attrarre un numero sostanzioso di telespettatori era perché non esistevano altre alternative. Ora non è più cosi. Con l’avvento dello streaming sono nate alcune realtà conservatrici che possono agire da alternativa a Fox News. Quella più citata in questi giorni di turbolenza si chiama Newsmax. Il fondatore Christopher Ruddy è un membro del club di Mar-a-Lago e un fidato consigliere del Presidente. Alcune indiscrezioni parlano addirittura di un offerta di Ruddy a Trump per entrare a far parte di Newsmax, magari con un suo segmento speciale dove l’ex Presidente potrà esprimersi senza censura e dare sfogo ai suoi pensieri. Insomma, una specie di “Trump TV” fatta su misura per Donald. Intervistato di recente, Ruddy ha ammesso che Trump è una “personalità mediatica fantastica” e che non chiuderebbe mai la porta a un suo ingresso nel mondo televisivo. D’altronde, il successo di Apprentice, copiato anche in Italia da Flavio Briatore, è sotto gli occhi di tutti…