President: Giampaolo Pioli    |    Editor in Chief: Stefano Vaccara
English Editor: Grace Russo Bullaro 

  • Login
VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily Newspaper in the US

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lingua Italiana
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lingua Italiana
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Economia
March 8, 2022
in
Economia
March 8, 2022
0

L’annuncio di Biden: stop all’import di petrolio russo negli Usa

La decisione della Casa Bianca dopo il pressing bipartisan del Congresso, anche l'Europa inizia a muoversi. Economia russa sempre più in preda alle sanzioni

Gennaro MansibyGennaro Mansi
L’annuncio di Biden: stop all’import di petrolio russo negli Usa

President Biden Announces Actions to Continue to Hold Russia Accountable (YouTube frame)

Time: 3 mins read

Il presidente Joe Biden ha annunciato che gli Stati Uniti non importeranno più petrolio dalla Russia, in rappresaglia per l’aggressione militare russa contro l’Ucraina.

La decisione è stata comunicata martedì mattina (ora della costa est) durante un breve intervento dalla Casa Bianca, in cui il presidente ha affermato che Washington sta “lavorando con i partners europei non ancora in condizione di rinunciare al gas e al petrolio russo per ridurre la loro dipendenza dalla Russia”.

Lo scorso anno gli States hanno importato dalla Russia complessivamente 245 milioni di barili di petrolio.

“Voglio essere sincero con il popolo americano”, ha aggiunto Biden, “difendere la libertà avrà un costo anche negli Stati Uniti, ma democratici e repubblicani sono uniti nel ritenere necessaria questa decisione”. Biden ha assicurato che l’amministrazione farà tutto il possibile per minimizzare i costi alla pompa, e in questa direzione va letto il già annunciato rilascio di 60 milioni di barili di petrolio dalle riserve strategiche globali, di cui la metà è detenuta da Washington.

Il presidente si è infine appellato alle principali compagnie Oil&Gas del Paese, chiedendo loro di non trarre indebito vantaggio dall’inevitabile aumento dei prezzi energetici. La mossa di Washington ha infatti già provocato uno scossone sui mercati internazionali, facendo schizzare il prezzo del greggio a 128,4 dollari (WTI) e 133 dollari (Brent) al barile.

Today, I’m announcing that the United States is targeting a main artery of Russia’s economy.

We are banning all imports of Russian oil and gas.

— President Biden (@POTUS) March 8, 2022

La decisione della Casa Bianca era stata anticipata in video-conferenza martedì mattina al presidente francese Emmanuel Macron, al cancelliere tedesco Olaf Scholz e al premier britannico Boris Johnson, e può contare internamente su un vasto sostegno bipartisan al Congresso – inclusi quello della speaker democratica Nancy Pelosi e quello del repubblicano Marco Rubio.

Ad influire sulla scelta di Washington anche l’appello del presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj, che ha ripetutamente chiesto ai Governi occidentali di bloccare le importazioni di energia russa per colpire al cuore l’economia di Mosca, fortemente dipendente dalle materie prime e già indebolita dal massiccio pacchetto di sanzioni finanziarie comminate dagli alleati internazionali di Washington e Kyiv dopo l’aggressione dell’Ucraina.

Nel suo discorso, Biden ha sottolineato come una decisione del genere non sia ancora nelle corde di tutti i Paesi europei, che dipendono in misura assai maggiore da gas e petrolio russi. Laddove infatti gli Stati Uniti importano dalla Russia solo il 3% del fabbisogno annuale di petrolio (il principale fornitore, con il 61%, è il Canada) e nessuna quantità di gas naturale, l’UE riceve invece dalla Russia circa il 27% del suo fabbisogno di petrolio e il 41% del gas naturale.

After the Russian invasion of Ukraine, the case for a rapid, clean #energytransition ⚡️ has never been stronger.
See more in the just published communication on European joint action for more affordable, secure and #sustainableenergy ➡️ https://t.co/q8wJ2YJY22 #EUGreenDeal pic.twitter.com/bygUtVdnu9

— Energy4Europe 🇪🇺 (@Energy4Europe) March 8, 2022

Malgrado non a strettissimo giro, i Paesi europei sembrano comunque intenzionati a ridurre drasticamente la dipendenza dalla Russia. Proprio martedì la Commissione europea ha presentato delle proposte che mirano ad affrancare il Vecchio Continente dai rifornimenti russi “in pochi anni”, come anticipato lunedì sera al Parlamento europeo dal commissario al Green Deal, Frans Timmermans.

Il nuovo piano UE prevede un netto incremento dell’import di gas naturale liquefatto (LNG), in particolar modo via mare dall’Asia – Cina, Corea del Sud, Giappone e India – e dalle Americhe – Stati Uniti in primis.

Pochi minuti prima dell’annuncio di Biden, anche il Regno Unito di Boris Johnson ha comunicato lo stop all’import di petrolio dalla Russia, che nei piani di Downing Street dovrebbe permettere a Londra una completa indipendenza dalle fonti russe entro un anno.

In another economic blow to the Putin regime following the illegal invasion of Ukraine, the UK will move away from dependence on Russian oil throughout this year, building on our severe package of international economic sanctions. pic.twitter.com/E8MO6WRjPn

— Boris Johnson (@BorisJohnson) March 8, 2022

Al contempo, dalla Russia si minaccia uno stop speculare, che chiuda i rubinetti del gas russo che transita attraverso Nord Stream 1 verso l’Europa. Lunedì il vice-premier russo (ed ex ministro dell’Energia) Aleksandr Novak ha affermato che Mosca ha “il pieno diritto” di imporre un embargo sulle forniture di gas all’Europa attraverso il gasdotto Nord Stream 1, che collega la Russia alla Germania, in risposta alla decisione tedesca di bloccare il progetto Nord Stream 2. Novak non ha mancato di avvertire delle conseguenze “catastrofiche” che uno stop all’import di gas russo avrebbe per le economie europee, che “non farebbe bene a nessuno””. Da parte russa è stato comunque ribadito che Nord Stream 1 rimane “operativo al 100%”.

Ancora una volta, quindi, le trame petrolifere si mescolano a doppio filo con quelle politiche. Come dimostra l’intenzione statunitense di riallacciare i rapporti col Venezuela di Maduro, ex nemico giurato di Washington ma pur sempre tra i principali produttori mondiali di greggio, e candidato ideale per rimpiazzare Mosca. La profezia di Daniel Yergin (Il premio, 1990) si rivela ancora attualissima.

Share on FacebookShare on Twitter
Gennaro Mansi

Gennaro Mansi

Originario di Battipaglia, nel salernitano, Gennaro scrive di attualità e affari internazionali per La Voce di New York. Dopo aver studiato diritto comparato all'Università di Bologna e alla Scuola Superiore di Economia di Mosca, attualmente vive a New York, dov'è soprannominato 'Urban Cowboy' Born in southwestern Italy, Gennaro is an analyst of current and international affairs with a background in comparative constitutionalism. Since completing his legal studies at Bologna and Moscow's HSE universities, he has been writing about Russian politics for a variety of publications. He currently lives in NYC, where he has been nicknamed 'Urban Cowboy'.

DELLO STESSO AUTORE

A Taiwan arrivata un’altra delegazione di parlamentari USA

A Taiwan arrivata un’altra delegazione di parlamentari USA

byGennaro Mansi
Il Consiglio di sicurezza Onu condanna gli attacchi alla centrale nucleare di Zaporizhia

Il Consiglio di sicurezza Onu condanna gli attacchi alla centrale nucleare di Zaporizhia

byGennaro Mansi

A PROPOSITO DI...

Tags: embargoenergiaguerra UcrainaJoe Bidenpetroliopetrolio russoRussiaUSA
Previous Post

Cresce la disperazione per i civili intrappolati. Niente cibo o riscaldamento

Next Post

UN Relief Chief Outlines Immediate Humanitarian Priorities for Ukraine

Discussion about this post

DELLO STESSO AUTORE

Due rodigini trovati morti a Long Island City: si sospetta un’overdose

Two Italian Craftsmen Found Dead in Long Island City

byGennaro Mansi
Due rodigini trovati morti a Long Island City: si sospetta un’overdose

Due rodigini trovati morti a Long Island City: si sospetta un’overdose

byGennaro Mansi

Latest News

Stoffel Vandoorne incoronato re del campionato di Formula E a Seul

Stoffel Vandoorne incoronato re del campionato di Formula E a Seul

byAndreas Grandi
Israele: ‘Preso terrorista che ha sparato su bus a Gerusalemme’

Israele: ‘Preso terrorista che ha sparato su bus a Gerusalemme’

byAnsa

New York

Salman Rushdie staccato dal respiratore: il ricordo dello scrittore a New York

Salman Rushdie staccato dal respiratore: il ricordo dello scrittore a New York

byAndrea Visconti
New York è “sotto attacco” delle mosche lanterne maculate

New York è “sotto attacco” delle mosche lanterne maculate

byRosa Coppola

Italiany

Torna in Sardegna il festival “MusaMadre”: richiamo della cultura e delle radici

Torna in Sardegna il festival “MusaMadre”: richiamo della cultura e delle radici

byManuela Caracciolo
“Senato&Cultura”: premiati gli imprenditori che rendono grande l’Italia nel mondo

“Senato&Cultura”: premiati gli imprenditori che rendono grande l’Italia nel mondo

byNicola Corradi
Next Post
UN Relief Chief Outlines Immediate Humanitarian Priorities for Ukraine

UN Relief Chief Outlines Immediate Humanitarian Priorities for Ukraine

La Voce di New York

President: Giampaolo Pioli   |   Editor in Chief: Stefano Vaccara   |   English Editor: Grace Russo Bullaro

  • New York
    • Eventi
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Expat
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 - 2022
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017

No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • English

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In