L’Ambasciata Italiana a Washington, in collaborazione con la Guardia di Finanza e l’ICE/ITA (Italian Trade Agency), ha organizzato un incontro virtuale per ricordare agli imprenditori italiani l’importanza di proteggere la propria proprietà intellettuale.

La conferenza, intitolata Il Sistema Italia negli USA per la tutela della proprietà intellettuale e la lotta alla contraffazione era pensata per tutte quelle imprese italiane che, decidendo di estendere la propria produzione agli Stati Uniti, vengono sopraffatti dalla vastità del mercato americano e non sanno con esattezza come proteggersi.
Il primo intervento, dopo la presentazione iniziale della corrispondente Mediaset Maria Rossi Hawkins, è stato quello dell’Ambasciatrice Italiana a Washington Mariangela Zappia. Zappia ha parlato dei metodi concreti che il governo italiano negli Stati Uniti ha per proteggere gli italiani dalla contraffazione.
“Tra gli altri, l’ambasciata ha anche il compito di proteggere gli interessi italiani, di cittadini e imprenditori, all’estero,” ha iniziato Zappia. “Il meccanismo di tutela si estende negli Stati Uniti in maniera stabile e sicura. Le istituzioni ci sono, rivolgetevi a noi perché possiamo effettivamente aiutarvi.”
Il fulcro dell’intera conferenza, infatti, è stato il bisogno delle imprese preoccupate per il furto di proprietà intellettuale di chiedere supporto agli organi italiani sul territorio, preferibilmente in maniera preventiva, in quanto questi hanno i mezzi e la preparazione necessaria per aiutare le aziende.

Il presidente dell’ICE Roberto Luongo ha parlato dell’aiuto, anche legale, offerto dall’Italian Trade Agency, per combattere il terribile impatto della contraffazione sull’economia del nostro paese.
“Ogni anno mancano 100 miliardi al nostro bilancio commerciale sul lato dell’esportazione. Questo è un dato molto grave,” ha sottolineato Luongo. “È un grave danno al sistema paese. Noto con piacere, però, una maggiore sensibilità da parte delle imprese, che oggi si uniscono per lamentarsi del fenomeno della contraffazione o del ‘italian sounding’.”
L’Italian Sounding è la strategia di marketing usata molto spesso all’estero che, con l’uso improprio di nomi e immagini evocative del nostro paese, porta i consumatori a comprare prodotti che non sono davvero italiani.
Al webinar ha partecipato anche Giacomo Bellomo, capitano della Guardia di Finanza, che ha descritto i metodi messi in atto dalla guardia per proteggere le imprese dal furto di proprietà intellettuale.
“La contraffazione è un crimine che lede più di tutto l’economia perché integra una pluralità di azioni illecite,” ha dichiarato. “ La strategia del corpo include il sorvegliamento delle frontiere, il controllo costante del territorio, l’azione investigativa nazionale e internazionale, ed il costante monitoraggio della rete. L’obiettivo non è solo quello di sequestrare merce contraffatta ma di ricostruire tutti gli anelli della produzione illecita.”
Anche la CEO di un’azienda italiana, l’Alpha Green Solutions, ha partecipato all’incontro, descrivendo i bisogni della sua azienda, dalla natura estremamente innovativa, con l’apertura delle sedi americane. L’impresa della CEO Josephine Pace converte CO2 in microalghe, che vengono poi utilizzate in settori come farmacia e cosmetica. Molte aziende del settore si ispirano all’idea di Alpha Green Solutions, mettendo però insieme know-hows di altri e senza, in realtà, produrre niente.
“La proprietà intellettuale è fondamentale per un’azienda che, come la mia, vuole esplorare un nuovo mercato e sperimentare un nuovo approccio al business,” ha detto Pace, dichiarando anche che d’ora in poi userà meglio i mezzi disponibili agli imprenditori italiani per proteggere il suo business. “Vogliamo difenderci da una competenza più che sleale, normale in un ambito innovativo in cui adesso c’è molto interesse. Le nostre tecnologia possono essere oggetto di interessa e utilizzo non appropriato.”
Alla conferenza hanno parte i membri dell’International AntiCounterfeit Coalition. Nel trarre le conclusioni in Direttore dell’ICE Nord America, Laspina ha detto: “Questa è stata la prima esperienza di un seminario che permette alle imprese italiane di organizzarsi per quello che noi consideriamo ‘the new normal’. Invitiamo le imprese italiane alla creazione di una nuova strategia, e a considerare la tutela dei brevetti come una parte integrale di essa”.