“Il piano di trasformazione energetica non è solo una questione ambientale – afferma Joe Biden nella seconda giornata del vertice dei leader mondiali sul clima – ma un’opportunità per creare milioni di posti di lavoro ben retribuiti. E’ una sfida per ogni Paese questa di trasformare l’industria e investire nel cambiamento sviluppando nuove tecnologie”.
La prima giornata del vertice si era conclusa con la promessa del capo della Casa Bianca di ridurre le emissioni di gas ad effetto serra tra il 50 e il 52% entro il 2030 ed emissioni 0 entro il 2050. Oggi Joe Biden allaccia le trasformazioni ambientali all’American Jobs Plan, il piano da 2 mila miliardi da lui lanciato per la ristrutturazione delle infrastrutture negli Stati Uniti.
Questa seconda giornata aveva per tema le opportunità economiche per combattere il cambiamento climatico e la necessità di innovazioni tecnologiche. I lavori sono stati aperti da John Kerry, l’inviato speciale per il clima nominato da Biden che ha detto di aver parlato con molti dei leader delle nazioni che partecipano al vertice i quali vorrebbero effettuare le trasformazioni, ma non hanno le risorse per poterle implementare. Con Kerry anche il miliardario ex sindaco di New York, Michael Bloomberg e il fondatore di Microsoft, Bill Gates. Tutti e tre hanno sostenuto che investire nelle nuove tecnologie, trasformare i sistemi di trasporti elettrici ripagherà nel lungo periodo in termini di posti di lavoro e ricchezza. “Non si tratta di sacrifici”, ha detto Kerry: “Queste sono opportunità”.
Bloomberg ha legato le trasformazioni energetiche non inquinanti agli impegni finanziari e di immagine che le aziende dovranno sostenere convinto che investitori e pubblico acquirente sosterranno l’iniziativa.
Bill Gates ha lanciato un appello ai leader mondiali di investire nell’innovazione tecnologica e nell’ammodernamento delle infrastrutture anche per sconfiggere i cambiamenti climatici. Il prossimo incontro sul clima sarà a Glasgow a novembre.
Biden presenterà l’American Jobs Plan prima di mercoledì prossimo quando parlerà al Congresso in seduta congiunta in un intervento in cui farà il punto sui traguardi raggiunti dopo i primi 100 giorni dal suo insediamento alla Casa Bianca e i passi che secondo lui dovranno essere fatti per uscire dalle crisi sanitaria, economica e ambientale. Ma Biden non parlerà solo di economia e coronavirus, ma anche della riforma della polizia e dell’aumento delle tasse sulle capital gain, che secondo Fox Business, potrebbero quasi raddoppiare per chi guadagna più di un milione di dollari l’anno salendo al 39,6%.
La portavoce della Casa Bianca ha detto che quello di mercoledì prossimo sarà un intervento molto simile a quello che i presidenti fanno in occasione dello Stato dell’Unione, atteso e anche contestato dai repubblicani sia per i preannunciati contenuti del discorso, sia per le misure anticovid adottate per questa sessione straordinaria alla quale non potranno partecipare più di 200 persone. Normalmente mille e 100 persone prendono parte al discorso del presidente sullo Stato dell’Unione. Non si è ancora capito se i repubblicani, come tradizione dopo lo Stato dell’Unione, faranno anche loro un intervento. Mentre l’ala progressista del partito democratico invece ha lanciato una inusuale sfida al presidente chiedendo al Congressman Jamaal Bowman di esprimere il loro punto di vista.
L’intervento che il presidente farà al Congresso sta facendo salire la pressione ai responsabili della sicurezza del Campidoglio per il timore che ci possano essere disordini. Viene affermato che straordinarie misure di sicurezza verranno implementate in questa occasione per non ripetere gli errori commessi lo scorso 6 gennaio.
Secondo il Washington Post la base elettorale pro Trump si sta ulteriormente radicalizzando con i “Tumpblican” che nell’assoluta difesa dell’ex presidente minimizzano la spietatezza del leader russo Putin e la barbarie dell’uccisione di George Floyd in Minnesota. E gli stessi repubblicani sono impensieriti dalle ripercussioni che questi atteggiamenti possano avere nelle elezioni di Mid Term. La battaglia per la scelta delle nomine nelle primarie è già cominciata. In molti distretti rossi, il colore dei repubblicani, lo scontro per la scelta dei candidati è feroce. Questa mattina la congresswoman del Wyoming Litz Cheney che ricopre la terza carica del partito, ha detto che il movimento pro Trump sta cercando di ostacolare in tutti i modi la sua rielezione dopo che lei ha votato a favore dell’impeachment dell’ex presidente.

In California un’altra repubblicana, Caitlyn Jenner, sportiva di fama mondiale e attivista dei diritti dei transgender si è candidata a governatore della California. Caitlyn, sposò nel 1991 Kris Kardashian, la madre di Kim, Kourtney, Khloe e Rob Kardashian protagonisti dello show televisivo “Keep Up with the Kardashian”, ed era Bruce Jenner, campione olimpico di decathlon, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Montreal nel 1976. Nel 2015 annunciò che voleva cambiare sesso ed in breve è diventata una protagonista dei diritti dei transgender. Repubblicana 71enne, Jenner si descrive come una “conservatrice dal punto di vista economico e una progressista sui diritti sociali”. Ieri ha avviato la pratica elettorale nella contea di Los Angeles. Negli anni scorsi aveva svolto campagna elettorale per Donald Trump, ma nell’Ottobre del 2018 decise di non sostenere più politicamente l’ex presidente perché aveva sposato la politica degli evangelici sui LGBTQ.