Lo confesso, sono andato su Google per cercare il significato di due parole: influencer e rapper. Lo ammetto senza vergogna, fino a questa mattina mi era ignoto il loro significato, li ho cercati e trovati. Per Wikipedia influencer è “un tipo di marketing in cui la concentrazione è posta sulle persone influenti (influencer) più che sul mercato di riferimento nel suo complesso”, tale importante categoria si è ulteriormente allargata incorporando anche i blogger.
Il rapper, invece, il sito della “treccani” lo definisce un “Compositore, esecutore, cantante di musica rap” a questo punto vado a cercare cos’è la musica rap e lo trovo in Wikipedia: “rap, è una forma di oratoria musicale che presenta «rima, discorso ritmico e linguaggio di strada»”.
Posso dire di incominciare ad avere una prima idea al riguardo, anche se non molto precisa a dirla tutta. La ricerca mi è stata sollecitata dal fatto che ieri sera il titolo Tod’s, quotato in borsa, è schizzato in su del 14%. Un botto incredibile che, quando raramente avviene, accade per importanti acquisizioni oppure per contratti milionari. Invece no! La risposta è un’altra ed è legata al fatto che la signora Chiara Ferragni, confesso anche lei a me ignota, è entrata nel consiglio d’amministrazione del gruppo guidato da Diego Della Valle.
Ora si comprende il perché cercassi il significato di influencer. Poiché analizzo i fatti in modo empirico vado a leggere i dati del gruppo Tod’s, che ricavo dall’Huffington Post da un articolo di Adele Sarno. Questa la foto della situazione nell’anno 2020: c’è stata una netta caduta dei ricavi pari al 30,4%, quasi un terzo in meno.
Ad accogliere la signora Ferragni interviene una nota della società: “Ritenendo sempre più importante occuparsi di impegno sociale, della solidarietà verso il prossimo e della sostenibilità nel rispetto dell’ambiente e del dialogo con le giovani generazioni, il gruppo Tod’s nomina Chiara Ferragni membro del consiglio di amministrazione. Siamo certi che la conoscenza di Chiara del mondo dei giovani, unita all’esperienza dei membri del Cda, possa costruire un gruppo di pensiero dedicato a progetti focalizzati alla solidarietà verso gli altri, con forte attenzione al mondo giovanile che, mai come in questo momento, ha bisogno di essere ascoltato”.
Se ne ricava, molto chiaramente, che la signora Ferragni ha un forte seguito, come influencer, tra i giovani che la seguono a frotte e che, questa scelta, in Tod’s sono convinti risolleverà le loro vendite. Il tutto circondato da un vortice di parole del politically correct come impegno sociale, solidarietà, sostenibilità, ambiente e dialogo.
Nulla da eccepire, per carità, sulle libere scelte di mercato, l’unica osservazione è legata al fatto che un’operazione commerciale che sfrutta i social e i suoi seguaci venga verniciata di un “volemose bene” che poco centra con tutta l’operazione. Comunque, un primo grosso risultato è stato ottenuto. Infatti, il titolo in apertura quotava € 28,50 e in chiusura era balzato a € 32,74, un guadagno netto di quasi 3 euro per azione. Si può immaginare l’esultanza e la gioia dei followers della Ferragni, che vedevano crescere così rapidamente i loro risparmi.
Nell’esame di “Filosofia 2” sostenuto, ahimè, diversi decenni fa c’era, oltre al volume dal titolo “L’antimetafisica del fondamento” del professor Aldo Masullo, anche “L’uomo ad una dimensione” di Herbert Marcuse pubblicato addirittura nel 1964. Ne “L’Uomo a una dimensione” si sottolinea fortemente come quello della società industriale avanzata e post-industriale sia un uomo totalmente standardizzato e omologato secondo precise esigenze del sistema economico.
Questo sistema impone a tutti una specie di amministrazione controllata dell’umana esistenza, racchiudendola in una sola dimensione. All’interno di essa vengono calati i bisogni e le aspirazioni. In quest’unica dimensione, purtroppo, vengono incanalati l’esistenza, i desideri e le necessità degli uomini: la dimensione del consumo.
Come ha scritto su Global Review il dr. Bruno Chastonay in un recentissimo articolo nei mercati c’è poco e molto di nuovo ed evidenziava che “si registra un’incidenza crescente sulla formazione dei flussi negoziali derivante dalle piattaforme di trading, tipo “Robin Hood”, Reddit, Game Stop ed altre, fenomeno che contribuisce a creare caos sui mercati con difficoltà crescenti per i Fondi di Investimento, che si vedono obbligati a chiudere le loro ampie esposizioni su singoli titoli tramite l’esecuzione di stop-loss, con conseguenti reazioni violente nelle quotazioni, per mancanza di “merce”, vale a dire di strumenti finanziari da acquistare. Lo stop-loss è uno strumento finanziario che ha lo scopo di limitare le perdite.