A poche ore dalla terza proroga, decisa dal Governo, della scadenza del prestito ponte concesso ad Alitalia, la compagnia di bandiera promuove il suo nuovo volto a New York, in una conferenza stampa organizzata all’Istituto italiano di Cultura. Un volto meno provinciale, più internazionale e quindi interconnesso, pronto per la fase del rilancio. Le trattative che stabiliranno il destino di Alitalia sono in corso; a fine ottobre sono arrivate due nuove offerte vincolanti per l’acquisto: una di Ferrovie dello Stato, sostenuta dal Governo, che pone come condizione l’entrata di un forte partner industriale (straniero); la seconda di EasyJet, che punta invece a una compagnia ristrutturata. Due offerte che si aggiungono a una terza, non vincolante, di Delta. Sulla quale il Chief Business Officer Fabio Maria Lazzerini, alla domanda di una giornalista, non ha fatto commenti, puntualizzando soltanto come Alitalia sia costantemente al lavoro per approfondire una partnership essenziale come quella con la compagnia americana.
Oggi, a pesare sull’immagine di Alitalia, vi è dunque questo quadro e tutto quello che lo ha preceduto; e, soprattutto, vi è un debito che, se riscosso effettivamente a giugno 2019, ammonterebbe a un miliardo e 50 milioni. Ed è proprio in tale contesto che i dati presentati da Lazzerini devono, a suo avviso, essere considerati confortanti: perché, nonostante le perdite di gestione che hanno obbligato la compagnia a consumare la cassa, Alitalia può però rivendicare, nell’ultimo anno, importanti segni più: +7,1% annuale (fino a novembre) di entrate legate ai passeggeri, +9,7% di guadagni legati al settore cargo. Un trend confermato nel mese di novembre, rispettivamente con un +8,3% e un +17,1%. A novembre, anche il numero dei passeggeri era aumentato di un 4,6% rispetto all’anno precedente, un aumento sostenuto dalle rotte a lungo raggio, che hanno visto una crescita di passeggeri del 6,2%. Altri indicatori che fanno ben sperare: tra gennaio e settembre la quota di mercato del network Alitalia si è consolidata al 6,1%, con un aumento dello 0,4% rispetto all’anno precedente; il nuovo servizio London Shuttle, da aprile, ha visto un guadagno del +10,6%; le rotte Roma-Tokyo e Milano-Tokyo hanno registrato una crescita, rispettivamente, del 4,7% e del 5,5% su base annua. La compagnia può vantare, anche, ottime performance dal punto di vista della puntualità dei voli: a gennaio 2018 è stata la prima al mondo, ad aprile 2018 la prima in Europa. Su base annua, Alitalia resta la seconda in Europa per puntualità (83,1% di arrivi in orario).
Risultati ottenuti grazie a una nuova politica commerciale, a cui si unisce, tra le altre cose, il rinnovo del sito internet e nuove campagne pubblicitarie fuori dall’Italia. Tra le nuove iniziative, inoltre, il servizio nonstop – attivo a partire dal 2 maggio con 5 voli settimanali – tra Washington e Roma: la prima volta che le due capitali vengono connesse. Il 26 ottobre scorso Alitalia ha inaugurato anche la nuova tratta Roma-Mauritius, unico volo nonstop che collega i due Paesi.
A questo, si unisce la tradizionale attenzione per il catering, sia per la prima classe che per l’Economy, i cui nuovi menu sono interamente preparati in Italia. Per la Business Class, nei viaggi di lungo raggio, Lazzerini ha ricordato Magnifica, che, da novembre, studia i suoi menù in collaborazione con Gambero Rosso. Alitalia ha anche ricevuto due riconoscimenti prestigiosi dai lettori dell’American magazine Global Traveler, nel 2018: uno, per la comodità dei sedili imbottiti in cuoio reclinabili Poltrona Frau (“Best Business-Class Seat Design”); l’altro, per la nona volta come “Best Airline Cuisine”. Infine, a suggellare il nuovo volto della compagnia, ci sono le nuove uniformi Alitalia, disegnate da Alberta Ferretti. Perché, pure in volo, anche l’occhio vuole la sua parte.