Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login
  • Register

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Economia
December 29, 2015
in
Economia
December 29, 2015
0

Economia siciliana nel 2016: timidi segnali da agricoltura e turismo

Massimo CostabyMassimo Costa
Time: 4 mins read

È stato recentemente pubblicato, giusto alla vigilia di Natale, il Notiziario statistico della Regione sulle prospettive per il 2016, da parte del servizio statistico. La fonte è un po’ di parte, perché per le fonti governative l’ottimismo è di prammatica, ma i funzionari che redigono questo documento sono persone preparate e serie, che conosco personalmente, ed è sempre interessante leggere questi rapporti. Vediamo cosa dicono gli economisti/statistici della Regione sulle prospettive per l’anno che sta per iniziare. È un esercizio interessante, specie per chi vuole investire l’anno prossimo la propria vita in Sicilia: pensiamo ai giovani in cerca di prima occupazione o agli imprenditori e professionisti il cui reddito dipende dal ciclo economico.

Intanto cogliamo un dato storico quasi unico al mondo: la Sicilia è in recessione dal 2008, da quando è iniziata la crisi globale. Quella crisi in Sicilia non è mai finita. I numeri sono impietosi. L’anno migliore è stato il 2010, quando abbiamo perso solo lo 0,4 %, mentre il peggiore è stato il 2009, quando in un colpo solo si è perso il 4,3%. Ogni anno, per farla breve, la Sicilia va indietro di circa il 2%. Per capirlo dobbiamo immaginare che un’impresa ogni 500 ogni anno chiude. Da allora abbiamo perso un po’ meno del 15% dell’intero Prodotto interno.  L’Italia, per dare un’idea comparativa, si rotola da allora un po’ sopra e un po’ sotto lo 0, ed è già considerata nel mondo occidentale uno dei casi più gravi.

Per il 2016, invece, gli economisti prevedono nientemeno che l’uscita dalla crisi, con un +0,4 %. Perché prevedono questo? Perché un’economia sottosviluppata e agganciata ad un’economia più forte, prima o poi risente del ciclo di questa, per induzione. Se l’Italia dovesse crescere veramente dell’1 % come spera Renzi, allora qualche briciola cadrà anche in Sicilia e si invertirà la tendenza negativa.

A costo di passare per menagramo purtroppo non sono d’accordo su questa previsione ottimistica. O meglio, tecnicamente hanno fatto bene gli economisti, nel senso che hanno applicato alcuni modelli economici che danno correttamente questi risultati. Ciò che queste previsioni non computano è l’effetto della continua distrazione di risorse dalla Sicilia verso lo Stato italiano. In queste condizioni sarà già un miracolo una crescita di un millesimo di punto percentuale. Ma i fatti diranno se avevamo ragione o no.

Nel frattempo il servizio certifica negli ultimi sette anni “il peggior declino dal dopoguerra”, cioè da quando esiste il servizio statistico. Per ragioni inspiegabili il calo dell’occupazione e dei redditi, da tutti salutato come risanamento, non ha portato a un boom dell’economia, ma al crollo della domanda interna. Pur avendo ormai da decenni un sistema bancario depurato da qualunque banca siciliana che potesse avere inefficienze o costo del denaro più alto, per qualche ragione misteriosa il servizio denuncia una “difficoltà di accesso al credito” da parte delle imprese siciliane che inibisce gli investimenti. E pur avendo i benefici di una moneta unica e da tempo una politica monetaria molto accomodante da parte della BCE, queste iniezioni di credito fatte a Francoforte non arrivano minimamente in Sicilia preferendo le banche investire in altre regioni d’Europa. Chissà perché. Destino cinico e baro…

Un dato contraddittorio è quello che si ottiene mettendo a raffronto la debole ripresa dei depositi bancari, come delle compravendite di case e di autovetture, con la ulteriore leggera contrazione del credito. Strano, molto strano, indice di un sistema creditizio malato, che non eroga più credito nemmeno quando c’è qualcuno disposto a comprare.

In particolare, pare che gli investimenti, dai quali dipende la capacità produttiva e quindi la ricchezza nel lungo periodo, crollino più dei consumi. Diminuiscono sia il capitale investito, sia gli occupati, sia il numero delle imprese. Però il valore aggiunto, effettivamente, dopo aver toccato il fondo nel 2014, resta fermo nel 2015, senza andare ancor più giù. Il settore più dinamico,  a sorpresa, è l’agricoltura (+1,7 %, non chissà che, ma fa sperare), mentre le costruzioni sono quelle che vanno più giù nel 2015 (-2,4 %). Il dato congiunturale positivo di agrumi, grani, ma soprattutto vino e olio, salva l’economia siciliana nel 2015, nonostante tutto, nonostante i peggiori governi nazionale e regionale mai avuti sinora.

Nel settore industriale, dopo il collasso degli anni precedenti che ha letteralmente disarticolato il sistema, su ciò che sopravvive si coglie qualche timidissimo segno +, troppo presto per dire se ci sarà un’inversione di tendenza. Disarticolando il dato si scopre che esiste un tessuto, piccolo piccolo, di aziende non petrolifere, talvolta ad alta tecnologia, e presumiamo molta buona volontà, che riesce addirittura ad aumentare le esportazioni, nel settore dei prodotti della chimica, dell’elettronica, degli alimentari e bevande e della lavorazione dei minerali non metalliferi. Dati contraddittori, e compensati dal crollo nel settore farmaceutico o dei mezzi di trasporto. Sospendiamo il giudizio in attesa di informazioni più precise. Il calo del prezzo del petrolio, invece, non ha danneggiato solo la Russia, ma anche le esportazioni siciliane, sebbene ai siciliani propriamente detti nulla vada di questo surplus.

Per ragioni “inspiegabili” il settore dei lavori pubblici assiste a cadute a due cifre, un vero crollo. Chissà perché. Il settore dei servizi, che vive di risulta sugli altri, è sostanzialmente stagnante. Vola però il settore del turismo. Il traffico negli aeroporti ha raggiunto a Palermo il record di +12,4 % in un anno e le presenze straniere un + 16,5 %. “Merito” della destabilizzazione politica di molte mete estere, o della provvida politica del governo Crocetta? Non saprei dire con esattezza.

Insomma, in una battuta, la Sicilia è oggi accogliente per l’economia come lo è il deserto per la vita. Dobbiamo trasformarci in scorpioni, lucertole e volpi del deserto. Ci saranno imprese e lavoratori che si adatteranno a queste condizioni proibitive, sfruttando le risorse primarie non delocalizzabili (prodotti agricoli e turismo, prima di ogni altra cosa). Per il resto, la nottata è lunga. Il lungo inverno non è ancora passato e chissà quando passerà. Ma la politica non c’entra niente con tutto ciò. Ci mancherebbe.

Share on FacebookShare on Twitter
Massimo Costa

Massimo Costa

DELLO STESSO AUTORE

tram-palermo

Palermo e le magie di Leoluca Orlando

byMassimo Costa

Economia siciliana nel 2016: timidi segnali da agricoltura e turismo

byMassimo Costa

A PROPOSITO DI...

Tags: massimo costanotiziario statistico della Regione sulle prospettive per il 2016Sicilia
Previous Post

Intervista a Consuelo Casarotto: dall’ONU all’agopuntura

Next Post

Capodanno a Stelle e Strisce: 7 tradizioni americane

Discussion about this post

DELLO STESSO AUTORE

Il governo Renzi vuole smantellare l’Autonomia siciliana calpestando la Costituzione italiana

byMassimo Costa

La legge elettorale siciliana? Un disastro totale

byMassimo Costa

Latest News

Lucio Fontana: non solo i celebri tagli

Lucio Fontana: non solo i celebri tagli

byLuca Zuccala
Trump e la pornostar Stormy Daniels: presentate le prove a un grand jury

Trump e la pornostar Stormy Daniels: presentate le prove a un grand jury

byAlessandro D'Ercole

New York

Allarme ludopatia a New York: colpiti soprattutto gli adolescenti

Allarme ludopatia a New York: colpiti soprattutto gli adolescenti

byLa Voce di New York
Megattera morta si arena sulla spiaggia di Long Island

Megattera morta si arena sulla spiaggia di Long Island

byPaolo Cordova

Italiany

La crisi dell’istruzione nel mondo: 2/3 dei bambini non capiscono cosa leggono

Master Fondazione Italia-Usa: altre 200 borse di studio “Next Generation”

byLa Voce di New York
World Pasta Day: negli USA sempre più Made in Italy grazie all’ICE

World Pasta Day: negli USA sempre più Made in Italy grazie all’ICE

byNicola Corradi
Next Post

Un anno di cinema: i migliori 10 film americani usciti nel 2015

La Voce di New York

President: Giampaolo Pioli   |   Editor in Chief: Stefano Vaccara   |   English Editor: Grace Russo Bullaro

  • New York
    • Eventi
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Expat
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 - 2022
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017

No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Elezioni 2022
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Speciale Venezia
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In
By clicking on "Create my account" or by registering, you accept the and the .

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?