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July 1, 2014
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July 1, 2014
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A New York il buon giorno si vede dal Martina col Fancy Food, l’Expo e l’UE

Maurita CardonebyMaurita Cardone
Time: 4 mins read

Cibo made in Italy, Expo ed Europa, questa la terzina che ha segnato la visita a New York del Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina nel giorno in cui l’Italia assume la presidenza del’Unione Europea.

Lunedì mattina il ministro ha visitato il padiglione italiano del Summer Fancy Food. Accompagnato da Pier Paolo Celeste, direttore dell’Italian Trade Commission Nord America, il ministro ha incontrato i rappresentanti delle tante aziende italiane arrivate a New York per mettersi in vetrina. Tra innovazione e tradizione, in fiera c’erano tutti i capisaldi della gastronomia made in Italy che si presenta sul mercato americano con l’obiettivo di distinguersi per qualità dei prodotti. E la parola “tutela” è ricorsa spesso negli scambi tra il ministro e le aziende italiane.

Urbani

Il ministro Martina visita lo stand di Urbani, azienda storica dei tartufi

“All’interno del confronto tra Europa e Stati Uniti per il nuovo accordo commerciale – ha commentato il ministro Martina a La VOCE – per noi è fondamentale presidiare il più possibile le indicazioni geografiche e quindi condividere con gli USA un approccio che valorizzi le nostre indicazioni geografiche. Si dovrà poi anche lavorare su aspetti tecnici sia per quello che riguarda certe barriere tariffarie sia su aspetti sanitari. Infine avremo da fare un’azione nuova, coordinata e forte, di marketing e comunicazione dell’esperienza agroalimentare italiana in questi mercati e qui servirà un lavoro di squadra. A settembre presenteremo un piano per l’internazionalizzazione che ha proprio questo obiettivo: portare il più possibile l’esperienza agroalimentare italiana nei mercati nuovi di riferimento e in grandi mercati come questo degli Stati Uniti”.

Dopo la visita al Fancy Food, all’ora di pranzo il ministro si è spostato da Eataly per una presentazione dell’Expo 2015, l’esposizione universale in programma a Milano da maggio a ottobre dell’anno prossimo, tutta rivolta agli italiani nel mondo. A presentare l’iniziativa di Expo rivolta ai milioni di italiani sparsi per il mondo c’era Piero Galli, capo del comitato di organizzazione dell’evento, che ha spiegato che, con 70 milioni di persone con origini italiane, l’Expo non può lasciarsi sfuggire l’opportunità di diventare un’occasione per “riportare a casa” questi italiani. Tanto che l’organizzazione ha creato una apposita carta riservata agli italiani che vivono all’estero e a chiunque abbia radici italiane che consente l’ingresso all’Expo a prezzo ridotto, oltre a tanti sconti e vantaggi per una visita in Italia che nell’Expo trova un pretesto ma che è poi un’esperienza di viaggio a trecentosessanta gradi.

Martina Quintavalle

Il ministro Maurizio Martina e il Console Generale Natalia Quintavalle mostrano le tessere Expo create per gli italiani all’estero

Gli italiani nel mondo potranno acquistare la carta sul sito web di Expo dove verrà loro chiesto di dare “prova” della propria italianità indicando la comunità di appartenenza. Per i cittadini con passaporto italiano residenti all’estero (quattro milioni e mezzo in giro per il mondo) darà una mano l’Aire. “Cercheremo di essere inclusivi e non andremo di certo a fare una selezione in base al cognome o ricostruendo l’albero genealogico – ha spiegato a La VOCE Piero Galli – ma allo stesso tempo vogliamo che di questo progetto beneficino davvero coloro che hanno un retaggio italiano”. Un’idea che dovrebbe aiutare a raggiungere l’obiettivo di 20 milioni di visitatori stabilito dagli organizzatori che, nonostante le difficoltà legate alle vicende giudiziarie che hanno colpito l’Expo, sono più che fiduciosi: “La sfida ora è di far conoscere all’estero l’Expo e i suoi contenuti – ha proseguito Galli – Per adesso siamo soddisfatti perché le vendite di biglietti stanno andando bene: operatori turistici e altri soggetti privati hanno già acquistato tre milioni e duecentomila biglietti e questa è l’unica resa dei conti possibile che dà la misura immediata dell’entusiasmo e della fiducia del pubblico. Il resto sono solo chiacchiere”.

Fiducia condivisa dal ministro Martina che durante la presentazione da Eataly ha detto: “L’idea di poter utilizzare un grande evento come questo per far tornare migliaia di italiani nel nostro paese è una grande scommessa. E questo avviene intorno a un tema, quello dell’alimentazione che sarà nei mesi dell’Expo oggetto di confronto internazionale, che è il tema che fa dell’Italia un paese straordinario e che diventerà un modo nuovo per raccontare cosa vuol dire oggi essere italiani nel mondo”.Ministro riso

Infine in serata il ministro ha partecipato a un evento al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite per celebrare l’inizio del semestre di presidenza italiana dell’Unione Europea. La serata, organizzata dalla Missione Italiana all’ONU in collaborazione con Italian Trade Agency ed ENIT, e condita da tartufo Urbani, è stata un momento per affermare, nella sede dei rapporti internazionali per eccellenza, l’importanza per l’Italia di farsi portatrice nel mondo, in questi mesi di presidenza, dei valori fondanti dell’Europa. “Democrazia, diritti, libertà, pace – ha detto l’ambasciatore all’ONU Sebastiano Cardi – sono i valori che caratterizzeranno la nostra presidenza. L’Italia ha un programma ambizioso per questi sei mesi, con circa 80 incontri internazionali di cui molti si terranno tra Roma e Milano anche in vista dell’Expo 2015 per la cui riuscita l’ONU è un partner fondamentale”. E sull’Expo si è concentrato anche l’intervento del ministro Martina in apertura della serata: “Dalla sede ONU vogliamo lanciare un messaggio di dialogo con la comunità internazionale. E l’Expo è un’opportunità concerta di contribuire a sviluppare il dialogo internazionale su futuro e sostenibilità. Abbiamo offerto questa piattaforma anche all’ONU e ci rende felici il fatto che proprio alcune settimane fa, da Roma, il segretario Ban Ki-moon abbia valutato l’Expo positivamente e lo abbia identificato come una delle tappe all’interno della discussione sui nuovi obiettivi di sviluppo del millennio. L’esposizione universale sarà uno strumento di dibattito internazionale sulla sostenibilità dei modelli di sviluppo e sulla sicurezza alimentare come nuovo tema geopolitico”.

Cardi

L’ambasciatore Sebastiano Cardi

La visita del ministro prosegue martedì 1 luglio con una tappa a Washington dove Martina si confronterà con un gruppo di progetto della Banca Mondiale che sta lavorando su Expo 2015 per poi incontrare Tom Vislack, segretario all’agricoltura dell’amministrazione Obama: “Partendo la presidenza italiana del semestre europeo, con Vislack discuteremo principalmente di dossier agricoli internazionali – ci ha detto Maurizio Martina – quindi dell’accordo commerciale Europa-USA e dei temi agricoli di quell’accordo. Poi parleremo di Expo Milano 2015 e in generale del posizionamento dell’agroalimentare italiano sul mercato statunitense”.

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Maurita Cardone

Maurita Cardone

Giornalista freelance, abruzzese di nascita e di carattere, eterna esploratrice, scrivo per passione e compulsione da quando ho memoria di me. Ho lavorato per Il Tempo, Il Sole 24 Ore, La Nuova Ecologia, QualEnergia, L'Indro, senza che mai mi sia capitato di incappare in un contratto stabile. Nel 2011 la vita da precaria mi ha aperto una porta, quella di New York: una città che nutre senza sosta la mia curiosità. Appassionata di temi ambientali e sociali, faccio questo mestiere perché penso che il mondo sia pieno di storie che meritano di essere raccontate e di lettori che meritano buone storie. Ma non ditelo ai venditori di notizie.

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