C’è un’epidemia silenziosa che continua a mietere vittime mentre il mondo volge lo sguardo altrove. Si tratta della tubercolosi, una malattia infettiva letale che uccide più di un milione di persone ogni anno. Nonostante la disponibilità di cure efficaci, i sistemi di prevenzione e trattamento stanno crollando sotto il peso di decisioni politiche che hanno ridotto drasticamente i finanziamenti internazionali.
Anche l’amministrazione Trump, con la politica di revisione degli aiuti esteri, che ha bloccato i fondi destinati al suo contrasto in numerosi paesi, tra cui il Kenya, uno dei più colpiti, sta contribuendo a questo disastro. Gli Stati Uniti coprivano gran parte delle spese per la diagnosi e il trattamento dell’infezione, finanziando laboratori, trasporti di campioni e distribuzione di farmaci salvavita. Con l’interruzione dei finanziamenti, il sistema si è improvvisamente fermato.
Nei centri, le analisi sono state sospese per mancanza di materiali e personale. I corrieri, che si spostavano dai villaggi remoti ai centri diagnostici, hanno perso il lavoro, interrompendo un processo cruciale per l’identificazione dei nuovi casi. Senza test, i pazienti non possono iniziare le cure. Anche coloro che erano già in terapia rischia di dover rinunciare al trattamento, aumentando il rischio di sviluppare forme di tubercolosi resistenti ai farmaci.
Le conseguenze di questa crisi sono già evidenti nelle comunità più colpite. I pazienti, lasciati senza medicine, peggiorano rapidamente e diffondono involontariamente la malattia ai familiari e ai vicini. Nelle città più povere, dove molte persone vivono in spazi ristretti, il contagio è ancora più veloce: stanze sovraffollate, letti condivisi e assenza di cure creano un terreno fertile alla propagazione.
La tubercolosi TB è una malattia infettiva causata dal batterio Mycobacterium tuberculosis, che colpisce principalmente i polmoni ma può attaccare anche altri organi. Si trasmette per via aerea, attraverso le goccioline di saliva emesse da una persona infetta quando tossisce, starnutisce o parla. In molti casi, il batterio può rimanere inattivo per anni senza manifestare sintomi: si parla allora di TB latente, una condizione non contagiosa ma potenzialmente pericolosa se il sistema immunitario si indebolisce. Quando l’infezione si attiva, si sviluppa la TB attiva, caratterizzata da sintomi come tosse persistente, febbre, perdita di peso e sudorazione notturna. Se non trattata, la malattia può essere fatale. Nonostante sia curabile con antibiotici, il trattamento è lungo e l’uso scorretto dei medicinali ha favorito la diffusione di ceppi resistenti, rendendo la lotta ancora più complessa.
Evaline Kibuchi, coordinatrice del programma Stop TB in Kenya ha dichiarato: “Sapevamo che senza fondi il sistema sarebbe collassato nel giro di pochi mesi, ma ora ci troviamo di fronte a un disastro globale”. Le sue parole trovano conferma nelle storie dei pazienti: adulti troppo deboli per lavorare, bambini con tosse persistente e febbre, famiglie costrette a scegliere tra pagare un test diagnostico o comprare il cibo per sopravvivere.
Di fronte al fallimento del sistema ufficiale, i volontari locali stanno cercando di colmare il vuoto con le proprie forze. Cercano di raccogliendo fondi tra amici e vicini per procurarsi il necessario. Ma la realtà è che, senza un sostegno strutturale, i loro sforzi rischiano di non bastare. Il costo dei test è troppo alto, e la mancanza di personale medico rende difficile la gestione dei casi più gravi.
Questa emergenza impone alle istituzioni sanitarie internazionali e i governi locali di agire rapidamente per colmare il vuoto lasciato dai finanziamenti tagliati. Alcune organizzazioni non governative stanno cercando di raccogliere aiuti per riavviare i programmi sospesi, ma senza un impegno stabile e a lungo termine, il rischio è che la tubercolosi torni a diffondersi senza controllo.
Nel frattempo, le comunità continuano a lottare con i mezzi a disposizione, pur sapendo che il tempo non è loro alleato. Ogni giorno senza cure significa nuovi malati, nuovi focolai e nuove vite spezzate.