Nuove leggi in arrivo per i viaggiatori canadesi che intendono recarsi negli Stati Uniti.
L’amministrazione Trump sta per introdurre una norma che obbligherà tutti coloro che giungono da Nord e che intendono fermarsi negli USA per più di 30 giorni, a registrarsi presso le autorità locali ed a sottoporsi al rilevamento delle impronte digitali.
La misura, che dovrebbe entrare in vigore il prossimo 11 aprile, rappresenta una stretta senza precedenti nei rapporti tra i due paesi, mettendo fine all’accesso facilitato di cui i canadesi hanno goduto per decenni.
La decisione in questione è solo l’ultima mossa dell’amministrazione federale in un confronto sempre più serrato con il Canada, contraddistinto dai dazi sulle importazioni e dai rinnovati commenti di Trump sull’annessione del Paese e sulla sua trasformazione nel 51° stato americano.
Verso la fine del mese scorso, l’amministrazione Trump ha annunciato che l’ordine esecutivo sulla registrazione dei cittadini stranieri si sarebbe applicato anche agli immigrati clandestini di età pari o superiore a 14 anni e che coloro che non si fossero registrati e sottoposti alle impronte digitali avrebbero rischiato un’azione penale.
All’epoca, il Dipartimento per la sicurezza interna dichiarò che i titolari di green card, coloro che erano già sottoposti a procedura di espulsione e le persone entrate nel paese con visto sarebbero stati esentati dall’obbligo di registrazione.
Secondo gli addetti ai lavori canadesi, le ultime disposizioni segneranno un cambiamento drastico nei rapporti tra le due nazioni vicine di casa.
A partire dall’11 aprile, i cittadini canadesi verranno considerati dagli USA come “comuni stranieri”, e non più come residenti di un Paese amico. Prima di recarsi negli States per un soggiorno superiore a 30 giorni, dunque, questi ultimi dovranno registrarsi presso il portale dello United States Citizenship and Immigration Services (USCIS).
Per gli esperti del settore, il provvedimento potrebbe scoraggiare i viaggiatori canadesi a recarsi a sud, comportando conseguenze negative anche per l’economia americana.