Le organizzazioni ambientaliste si stanno preparando a sfidare in tribunale le nuove politiche trumpiane, intese a smantellare i regolamenti ambientali e a rilanciare l’industria fossile. Gli avvocati ambientalisti si sono detti determinati a difendere le conquiste, a partire dalla conferma dei fondi stanziati nel pacchetto legge passato da Biden, Inflation Reduction Act, creato con l’obiettivo di ridurre il deficit di bilancio del governo federale investendo nella produzione energetica nazionale per promuovere l’energia pulita. Attualmente, un giudice federale ha emesso un’ingiunzione per bloccare il congelamento dei finanziamenti federali disposto dall’Amministrazione Trump, tuttavia, nonostante questa decisione, l’Amministrazione continua a trattenere i fondi destinati a programmi climatici e questo pone seri ostacoli alla decarbonizzazione dell’economia del paese.
In particolare da quando Trump è entrato in carica come presidente degli USA, ha firmato diverse azioni esecutive, tra cui un ordine che annulla le azioni intraprese dal presidente Joe Biden nelle ultime settimane del suo mandato atte a vietare tutte le future trivellazioni offshore di petrolio e gas naturale sulle coste orientali e occidentali americane, nel Golfo del Messico orientale e nel Mare di Bering del Nord dell’Alaska. I gruppi ambientalisti sostengono però, che queste operazioni non solo distruggono l’ambiente danneggiandolo irreparabilmente ma, l’impiego delle sostanze ricavate incrementa l’inquinamento e il danno climatico causato dalle esalazioni nocive dei combustibili fossili che si disperdono nell’ambiente in quantità sempre più massicce e pericolose per la salute umana e del pianeta.
Secondo Sam Sankar, vicepresidente senior di Earthjustice, il più grande studio legale ambientale di interesse pubblico statunitense, “la nuova legge di Trump è un tentativo di adempiere alla sua promessa elettorale di aumentare la produzione di combustibili fossili”.
Secondo gli esperti di leggi ambientali, Trump mirerebbe inoltre ad aumentare la quantità di terreni federali disponibili per la perforazione. Tuttavia, secondo Joanne Spalding, direttrice del programma di diritto ambientale presso il Sierra Club, la più antica e grande organizzazione ambientalista statunitense fondata nel 1892 a San Francisco, molte comunità in Florida e in California vorrebbero che le attività di perforazione diminuissero.
“La gente in Florida è contraria alla perforazioni dei terreni. La gente in California è contro la perforazione”, ha detto Spalding, che ha aggiunto: “ci sono molti posti in cui le persone non sono interessate ad avere quell’attività sulle loro coste”.
Brett Hartl, direttore degli affari governativi presso il Center for Biological Diversity sottolinea inoltre che “la mossa dell’Office of Management and Budget Office di sospendere i programmi di aiuti finanziari federali potrebbe essere un segnale di avvertimento per le agenzie federali che conducono lavori ambientali che non si allineano con l’agenda di Trump”. “In questo momento, la più grande minaccia per l’ambiente è il tentativo di Trump di smantellare semplicemente il governo federale”, ha aggiunto.