Da quando Donald Trump ha “sguinzagliato” gli agenti dell’ICE su tutto il territorio nazionale, per portare a termine il piano di deportazione di massa riguardante gli immigrati irregolari, in alcune città del Paese si stanno verificando episodi alquanto singolari.
Negli ultimi giorni, infatti, in South Carolina, North Carolina ed in Pennsylvania, tre uomini sono stati arrestati per essersi spacciati per funzionari dell’ICE, con l’intento di intimidire i migranti. In South Carolina, Sean-Michael Johnson, 33 anni, è stato accusato di rapimento dopo aver presumibilmente trattenuto un gruppo di latini lungo una strada della contea di Charleston. Johnson è stato inoltre accusato di “essersi volontariamente e illegalmente presentato come agente dell’ICE e di aver trattenuto un veicolo di individui in movimento”, secondo i verbali del tribunale.
Era stato lo stesso 33enne a sollecitare l’arrivo delle forze dell’ordine, salvo poi finire per un breve periodo dietro le sbarre. L’uomo è stato poi rilasciato su cauzione. L’episodio di Sullivan’s Island, località non troppo lontana da Charleston, è stato ripreso da una delle vittime. Nel video si sente Johnson urlare: “Da dove venite? Siete del Messico? Tornerete in Messico!”. L’uomo ha successivamente rubato le chiavi del mezzo di trasporto sul quale viaggiavano le persone fermate. “Ora non parlare quel latino maiale nel mio fottu*o Paese”, ha aggiunto.
Durante un’udienza dello scorso weekend, la sua famiglia ha supplicato il giudice, dicendo che il 33enne è affetto da problemi di salute mentale.
Un episodio alquanto simile, si è verificato a Philadelphia, dove uno studente della Temple University, Aidan Steigelmann, 22 anni, è stato arrestato per essersi spacciato per un agente dell’ICE: Il giovane era in compagnia di altri due individui, che sono riusciti a scappare prima dell’arrivo della polizia di Philadelphia. Il gruppo ha prima provato ad accedere presso un’area residenziale del campus, e poi ha infastidito un’attività commerciale locale. In seguito, il giovane è stato sospeso dall’ateneo.
Il terzo grave episodio dell’ultima settimana si è invece verificato a Raleigh, North Carolina, dove il 37enne Thomas Bennett, fingendosi un funzionario dell’ICE, ha aggredito sessualmente una donna in un Motel, minacciandola di deportarla se non avesse obbedito alle sue richieste. L’uomo avrebbe anche mostrato alla sua vittima un distintivo fasullo.
Secondo gli esperti, le vicende delle ultime settimane, dimostrano come le politiche promosse da Trump stiano fomentando sempre più l’odio nei confronti delle minoranze in tutto il Paese.
“È importante che le comunità di immigrati si sentano al sicuro, possano rivolgersi alle forze dell’ordine e denunciare qualsiasi cosa accada”, ha dichiarato alla CNN Maribel Hernández Rivera, leader dell’American Civil Liberties Union, “ma l’obiettivo delle politiche promosse dall’amministrazione federale è quello di creare paura, caos e panico tra le persone”.