L’intelligenza artificiale è divenuta uno strumento sempre più utilizzato anche dai criminali che la usano per orchestrare truffe sofisticate, come quella del “rapimento virtuale”. Il distretto scolastico di Peekskill, nello stato di New York, ha recentemente diramato un avviso alle famiglie dopo che due genitori della comunità hanno ricevuto chiamate in cui estranei affermavano di aver rapito loro cari e chiedevano un riscatto.
Il sovrintendente David Mauricio ha spiegato che la novità inquietante di queste frodi risiede nell’uso di strumenti generativi, capaci di riprodurre in modo estremamente realistico la voce di un bambino. Questo dettaglio ha reso le richieste ancora più credibili e le minacce più angoscianti per le vittime.
Nonostante il Federal Bureau of Investigation, il servizio di intelligence e sicurezza interna degli Stati Uniti, abbia, al riguardo, emanato un avviso lo scorso mese, i malintenzionati continuano ad avvalersi di tecnologie avanzate come appunto la clonazione vocale, per rendere più efficaci i loro schemi.
Mauricio ha invitato a prestare particolare attenzione alla gestione della privacy online. Tra i consigli forniti, il sovrintendente ha sottolineato l’importanza di verificare le impostazioni degli account, limitare le informazioni personali pubblicate, monitorare le piattaforme utilizzate dai figli e il tipo di dati che condividono.
Ha inoltre suggerito di consultare le linee guida offerte dal National Institutes of Health, l’agenzia principale del governo americano, responsabile della ricerca biomedica e della salute pubblica, per aumentare la consapevolezza sui rischi legati a queste nuove tecnologie.
L’allarme lanciato dal distretto scolastico di Peekskill si unisce a una crescente preoccupazione su come i progressi in questo ambito possano essere sfruttati per scopi illeciti. In un mondo sempre più interconnesso, proteggere i dati individuali e vigilare sulle applicazioni che vengono utilizzate ogni giorno è diventato fondamentale per contrastare le minacce emergenti.