Edgar Maddison Welch, l’uomo armato che nel 2016 esplose colpi di fucile in una pizzeria di Washington DC, in nome di una teoria del complotto poi sfatata nota come “Pizzagate”, è morto dopo essere stato sparato dalla durante un controllo stradale.
L’episodio si è verificato nei pressi di Kannapolis, in North Carolina, non troppo lontano da Charlotte. Secondo le autorità, Welch aveva un mandato di arresto pendente per violazione della libertà vigilata. Sabato scorso, ad un posto di blocco, un agente ha riconosciuto l’uomo, che era seduto sul sedile del passeggero di una vettura.
La polizia ha dunque aperto lo sportello per arrestarlo, ma il 36enne ha tentato di opporre resistenza, puntando una pistola contro le forze dell’ordine. Dopo aver provato, senza successo, a convincere Welch a deporre l’arma, due agenti sono stati costretti ad aprire il fuoco.
L’uomo è stato successivamente trasportato in ospedale, dove è morto nella giornata di lunedì in seguito alle ferite riportate. La polizia di Kannapolis ha comunicato la notizia della sua dipartita nella giornata di ieri.
Quasi 10 anni fa, Welch finì su tutti i notiziari del Paese quando si recò a Washington DC ed aprì il fuoco nel ristorante Comet Ping Pong. Secondo gli inquirenti, aveva portato con sé un fucile AR-15 e un revolver. Fortunatamente, nessuno rimase ferito dagli spari.
I procuratori dissero all’epoca che Welch stava cercando di indagare su un’assurda teoria cospirativa diffusa su Internet, secondo cui la pizzeria sarebbe stata il covo di un giro di traffico sessuale di bambini, gestito da politici democratici di spicco, tra cui Hillary Clinton.
Dopo non aver trovato alcuna prova a sostegno della teoria ribattezzata come “Pizzagate”, Welch si arrese alle forze dell’ordine. Nel 2017 venne condannato a quattro anni di prigione, dopo essersi dichiarato colpevole di accuse riguardanti il possesso di armi.