Nonostante non ci siano epidemie in corso, al team di Donald Trump questo non sembra bastare. Secondo il quotidiano statunitense New York Times, l’ex presidente, pronto a tornare in carica, avrebbe intenzione di giustificare nuove chiusure al confine con il Messico con la scusa di un’emergenza sanitaria pubblica causata da malattie “portate dagli immigrati”.
Da mesi, i suoi consiglieri starebbero cercando un “morbo” da utilizzare come pretesto. La tubercolosi e altre patologie respiratorie sarebbero tra le opzioni vagliate, mentre alleati all’interno della pattuglia di frontiera avrebbero ricevuto richieste per identificare casi isolati di virus tra i migranti.
Il Titolo 42, una norma del 1944 che concede alle autorità sanitarie il potere di limitare gli ingressi negli USA in caso di gravi emergenze, sarebbe al centro del piano del presidente eletto. La misura era stata invocata per la prima volta nel 2020, durante la pandemia di COVID-19, per respingere gli extracomunitari al confine.
I consiglieri di Trump starebbero valutando anche di ampliarne il concetto, sostengono genericamente che i migranti, provenienti da diversi Paesi, possano introdurre malattie sconosciute. Un’argomentazione che richiama stereotipi razzisti già ampiamente usati nella storia americana.
L’idea di invocare questa misura in assenza di una reale emergenza è stata definita “radicale” da esperti e funzionari della sanità pubblica. Anche durante la pandemia, il ricorso al Titolo 42 aveva suscitato dubbi legali e scientifici. Martin Cetron, direttore della Divisione per la migrazione globale dei Centers for Disease Control and Prevention, centri di prevenzione e controllo delle malattie, ha dichiarato che la decisione era arrivata “dall’esterno degli esperti in materia” e imposta direttamente dalla Casa Bianca.
Nonostante ciò, Stephen Miller, stretto collaboratore del neo eletto presidente, ha sempre considerato il Titolo 42 uno strumento chiave per le politiche di chiusura del confine. Ancora prima dell’insorgenza di COVID-19, Miller aveva cercato di utilizzare altre epidemie, come casi di parotite avvenuti nel 2019, per promuovere la chiusura degli sbarramenti.
Attualmente, la frontiera tra Stati Uniti e Messico attraversa una fase di relativa calma. Gli arresti a dicembre sono stati circa 47.000, un calo drastico rispetto ai quasi 250.000 dello stesso mese dell’anno precedente. Tuttavia, Trump intende presentare il ritorno al Titolo 42 come parte di una serie di misure esecutive per il controllo dell’immigrazione, pronte a essere applicate fin dal primo giorno del suo mandato.