Durante la pandemia, un’idea inusuale è nata dalla creatività del reverendo Kira Austin-Young e di suo marito Michael Schupbach. Lontani dalle tradizionali decorazioni natalizie, hanno deciso di realizzare un angelo biblicamente preciso, ispirato alle strane e affascinanti descrizioni delle creature celestiali presenti nelle Scritture. Il risultato è stato una figura dalle piume colorate e dalle molteplici ali e occhi, un’immagine che ha immediatamente catturato l’attenzione dei social media.
Secondo Austin-Young, il concetto dietro quest’opera, come riportato anche dall’agenzia di stampa AP Press, si inserisce perfettamente nel contesto attuale: “In tempi come questi, dove il mondo sembra spaventoso”, ha dichiarato la religiosa, “avere un messaggero altrettanto singolare può risuonare fra le persone”. La donna, che ricopre il ruolo di rettore associato della chiesa episcopale di Santa Maria Vergine a San Francisco, in California, ha sottolineato come la Bibbia non offra semplici angeli alati, ma una varietà di figure, che sfidano le rappresentazioni convenzionali.
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In effetti, la visione di Austin-Young si inserisce in un dibattito sempre più ampio, con oltre il 70% degli americani che credono in queste creature, ma senza un’idea chiara su come dovrebbero apparire. La loro raffigurazione come esseri umani sta cedendo il passo a interpretazioni più strane e bizzarre, che rifiutano l’estetica classica e si avvicinano alle visioni bibliche più complesse.
Esther Hamori, una docente di Bibbia ebraica, ha elogiato la crescente curiosità verso tali raffigurazioni. Sebbene abbia notato che le Scritture non descrivano soltanto angeli, ma anche altri soggetti soprannaturali come i serafini. “I cieli biblici sono pieni di figure strane e spaventose, Dio ha un entourage di mostri”.
Le opere più recenti, come l’interpretazione dell’annunciazione dell’artista visivo americano Henry Ossawa Tanner, che ha rappresentato l’Arcangelo Gabriele non con un corpo, ma come una manifestazione di luce e del pittore e scultore Anselm Kiefer con i “suoi angeli caduti” sfidano la visione tradizionale.