Honda e Nissan hanno annunciato lunedì l’avvio di negoziati per una possibile fusione che entro il 2026 potrebbe dar vita al terzo gruppo automobilistico mondiale per vendite, alle spalle di Toyota e Volkswagen.
L’accordo mira a creare una nuova azienda con un fatturato combinato di circa 30 trilioni di yen (191 miliardi di dollari) e un utile operativo superiore ai 3 trilioni di yen. A tal proposito è prevista la creazione di una holding entro il 2026, previo delisting delle azioni di Honda e Nissan, e la nomina da parte di Honda della maggioranza dei membri del consiglio di amministrazione.
Il CEO di Honda, Toshihiro Mibe, ha sottolineato che l’industria automobilistica sta attraversando una fase di grande trasformazione, con la crescente influenza dei produttori cinesi e l’accelerazione dell’elettrificazione e della guida autonoma. “La competizione sta cambiando radicalmente, e dobbiamo prepararci a fronteggiarla entro il 2030”, le sue parole.
La fusione rappresenta un’opportunità strategica soprattutto per Nissan, che ha recentemente annunciato un piano di ristrutturazione che prevede il taglio di 9.000 posti di lavoro e una riduzione del 20% della capacità produttiva globale. Anche Honda, da parte sua, ha registrato risultati inferiori alle aspettative a causa della flessione delle vendite in Cina, ma i reparti motocicli e auto ibride sono riusciti a mantenere una base finanziaria relativamente stabile.
Non tutti sono convinti della bontà dell’operazione: Carlos Ghosn, ex presidente di Nissan, sostiene che l’alleanza potrebbe non portare ai risultati sperati dato che le due aziende non sono complementari. Più ambigua la posizione di Renault: la casa francese, principale azionista di Nissan, ha dichiarato che discuterà con la controllata tutte le opzioni possibili, ma non ha escluso una possibile fusione con Honda.
L’annuncio della fusione ha avuto un impatto positivo sui titoli delle tre aziende coinvolte: le azioni di Honda sono aumentate del 3,8%, quelle di Nissan sono salite dell’1,6%, laddove Mitsubishi Motors ha registrato un guadagno del 5,3%. Ottimisti anche i mercati: l’indice Nikkei 225 ha chiuso in rialzo dell’1,2%.