Nella serata di venerdì, il presidente eletto Donald Trump ha dichiarato che il Partito Repubblicano farà del suo meglio per porre fine all’ora legale (DST) negli Stati Uniti, definita dal leader MAGA “scomoda e molto costosa per la nostra nazione”.
L’ora legale, che consiste sostanzialmente nello spostare in avanti di 60 minuti le lancette dell’orologio durante il periodo primaverile ed estivo, per sfruttare al meglio le serate più lunghe, è in vigore in quasi tutti gli USA dagli anni ’60, ma negli ultimi tempi è stata spesso oggetto di dibattito.
In un post sulla sua piattaforma Truth Social, Trump ha affermato che il DST ha “un bacino di utenza piccolo ma forte, anche se non dovrebbe essere così”, e che il GOP proverà a mettervi fine.
Nel marzo 2022, il Senato degli Stati Uniti ha votato all’unanimità per rendere permanente l’ora legale, ma lo sforzo si è arenato alla Camera dopo che i legislatori hanno dichiarato di non essere riusciti a raggiungere un consenso congruo. A marzo, un gruppo bipartisan di senatori ha fatto un nuovo tentativo per rendere permanente il DST.
Coloro che sono favorevoli all’ora legale, sostengono che quest’ultima comporta pomeriggi e serate più luminose e una maggiore attività economica durante i mesi invernali. I critici, invece, affermano che lo spostamento “manuale” delle lancette degli orologi due volte all’anno, causa disturbi del sonno e problemi di salute.
Il Congresso non ha tenuto nuove udienze sulla questione per più di due anni e il Senato dovrebbe affrontare nuovamente la questione. Gli Stati Uniti iniziarono a muovere le lancette degli orologi stagionalmente nel 1918, durante la prima guerra mondiale, nel tentativo di risparmiare carburante. Il provvedimento, però, era alquanto impopolare tra gli agricoltori e fu abrogato dopo il conflitto.
L’ora legale tornò successivamente in vigore durante la Seconda guerra mondiale e divenne permanente nel 1966.
Dal 2015, circa 30 stati hanno introdotto o approvato leggi per porre fine al cambio biennale degli orari. Tra i Paesi che hanno posto fine al DST vi è il Messico, anche se in alcune regioni a confine con gli USA, è stato mantenuto per ragioni di natura economica.
Altre nazioni come Russia e Turchia, invece, hanno deciso di adottare un’ora legale permanente.