In occasione della sua partecipazione ad Atreju, la festa politica organizzata da Fratelli d’Italia a Roma, il presidente dell’Argentina Javier Milei riceverà la cittadinanza italiana, grazie al principio dello ius sanguinis.
L’onorificenza, che gli verrà conferita ufficialmente nelle prossime ore, sottolinea ancora una volta gli ottimi rapporti che intercorrono tra il leader sudamericano e la premier Giorgia Meloni, che ieri ha ricevuto il 54enne a Palazzo Chigi, per un incontro durato oltre un’ora.
Prima del meeting con la leader italiana, Milei aveva ricevuto il premio “Milton Friedman”, presso la sede de “Il Tempo”, per le sue idee economiche. Successivamente, secondo i rumors delle ultime ore, è stata la stessa Meloni ad informare il suo ospite che la pratica riguardante il conferimento della cittadinanza era ormai cosa fatta.
Milei parlò delle sue origini lo scorso febbraio. I suoi nonni erano nati e cresciuti in Calabria, prima di emigrare in Argentina. “Sono italiano al 75%”, affermò al tempo il 54enne. La cittadinanza è stata data anche alla sorella minore del presidente, Karina, che nel governo argentino ricopre ufficialmente il ruolo di segretaria generale della presidenza. In realtà, rappresenta la principale consigliera politica del fratello.
In questi mesi, i rapporti tra Meloni e Milei si sono intensificati sempre di più. Durante lo scorso novembre, la premier affermò che “L’Argentina è il punto di riferimento dell’Italia in America Latina”, annunciando al contempo l’avvio di “un piano d’azione congiunto su politica, economia e lotta alla criminalità organizzata”.
Ieri, come riferito da ANSA, prima di raggiungere Palazzo Chigi, mentre ritirava il premio Friedman il leader sudamericano ha ribadito: “Disprezzo lo Stato, ci sto dentro per distruggerlo”.
Come facilmente presumibile, il conferimento della cittadinanza a Milei non è passato inosservato, scatenando fin da subito diverse polemiche.
Il segretario di +Europa, Riccardo Magi, ad esempio, ha affermato: “Grande festa a palazzo Chigi con il presidente argentino che riceve la cittadinanza italiana grazie ai suoi nonni partiti 100 anni fa dall’Italia. Per la presidente Meloni va tutto bene, ma per le centinaia di migliaia di italiani senza cittadinanza che sono nati in Italia, che sono cresciuti nel nostro Paese, che hanno studiato qui, che lavorano qui, che pagano le tasse, a differenza di Milei, avere la cittadinanza, pur essendo davvero italiani, resterà un calvario”.