Due Marines statunitensi sono stati aggrediti in pieno giorno da una decina di militanti anti-americani nel porto di Smirne, in Turchia. A dichiararlo è stata lunedì la Sesta Flotta degli Stati Uniti.
I Marines, che indossavano abiti civili, sono stati bersagliati da un gruppo formato da 13 uomini e due donne apparentemente affiliati al Gruppo della Gioventù Turca. Il movimento, sotto l’ala del partito nazionalista “Vatan” (Patria), ha notoriamente posizioni anti-americane e anti-imperialiste e si oppone tanto alla presenza di basi USA nel territorio turco quanto alla partecipazione stessa di Ankara all’Alleanza Atlantica.
La Sesta Flotta ha dichiarato che i due Marines aggrediti sono stati soccorsi da altri commilitoni presenti nell’area e sono stati portati in un ospedale locale in via precauzionale, ma non hanno riportato ferite e sono perciò tornati a bordo della USS Wasp.
Le autorità locali hanno preso in custodia 15 sospetti, ha dichiarato il Governatorato di Smirne. La magistratura ha avviato “un’indagine giudiziaria sulla questione”.
Su X, un presunto profilo ufficiale della Gioventù Turca (@YouthUnionTR) ha pubblicato un video che mostra un gruppo di uomini mettere un cappuccio bianco in testa a un soldato USA. “Nessuno sarà in grado di rispondere alle grida di aiuto dei soldati statunitensi. Le vostre mani sono macchiate del sangue dei nostri coraggiosi soldati e di migliaia di palestinesi”, si legge.
La USS Wasp era arrivata a Smirne domenica per una “visita portuale regolarmente programmata”, secondo quanto dichiarato il Dipartimento della Difesa. L’ambasciata statunitense in Turchia ha confermato l’attacco in un post su X, aggiungendo che i soldati sono tutti incolumi e ringraziato le autorità turche “per la loro rapida risposta e le indagini in corso”.