Il giro di vite disposto dal Sindaco Eric Adams, sui negozi illegali di cannabis di New York, ha consentito alle rivendite autorizzate di incrementare il loro volume d’affari.
Alcuni commercianti di Bronx hanno affermano di aver visto un’impennata delle richieste, nonostante temano che la concorrenza illecita possa riaffacciarsi sul mercato.
Anthony Rivera, socio di Sesh NYC, ha confermato ai giornalisti di aver avuto un progressivo aumento delle vendite e auspica che la repressione dell’illegalità possa continuare. Vede inoltre le autorità di regolamentazione e i negozi autorizzati come partner in un mercato in crescita.
“L’industria è ancora agli inizi”, ha sottolineato Rivera, “tutto ciò che chiediamo è che i responsabili della conformità comprendano e siano consapevoli delle sfide delle piccole imprese”.
Anche la governatrice di New York, Kathy Hochul, ieri ha dichiarato alla stampa che le vendite dei prodotti legali sono aumentate del 51% in tutto lo Stato.
“Ho lanciato l’Illicit Cannabis Enforcement Task Force (ICET) per chiudere rapidamente i negozi senza licenza. Oggi oltre 1.000 risultano sigillati con circa 63 milioni di dollari di merce sequestrata nei cinque distretti. Non vedo l’ora di proseguire i nostri sforzi”.
Da quando “Operation Padlock” è partita circa 4 mesi fa anche nel Bronx hanno abbassato le saracinesche, 210 attività commerciali.
Nei giorni scorsi Adams si era recato all’inceneritore di Long Island per dare il via al processo di distruzione delle 4 tonnellate di prodotti illegali a base di cannabis requisiti. In quell’occasione aveva evidenziato il danno sociale che tali sostanze possono causare, collegandole al crimine e alla violenza.
I proprietari dei negozi di cannabis autorizzati, assieme ai funzionari della città, concordano che il successo del mercato legale dipenderà dalla capacità dello stato di saperlo difendere. Tuttavia ritengono che potrebbe volerci ancora un po’ di tempo prima che “il commercio dell’erba” inizi a prosperare.