Lo accoglieranno con un enorme “Thank you Joe… Thank you Joe” e per il presidente Joe Biden sarà l’ultimo solenne discorso politico rivolto al partito democratico, che gli ha chiesto di farsi da parte per continuare a vincere con Kamala Harris.
Il grande coperchio bianco dell’United Center sembra un guscio enorme in una cittadella già tutta blindata.
Cifre economiche da record per numero di presenze. Misure di sicurezza pure da record. Anche la guardia nazionale è già mobilitata oltre ai 28.000 agenti della polizia di Chicago, l’FBI e il Secret Service – sotto attacco dopo l’attentato a Donald Trump. Si attendono oltre 50.000 persone. A poche ore dall’inizio della Convention Democratica che dovrà incoronare Harris e dare il grande addio politico a Biden, la parola d’ordine diventa “sarà una festa gioiosa”, ma con “tolleranza zero”.
Si attendono più di 150 manifestazioni di protesta già a partire da sabato, organizzate da associazioni di estremisti, radicali e anche da gruppi anarchici irriducibili, da filo-palestinesi, ma la polizia ha già avvertito: non ci saranno cortei non autorizzati e chi esce dagli spazi designati per la protesta verrà arrestato.
Il partito democratico farà di tutto per ignorarli, determinato a non vedersi rovinata la grande kermesse che mira a celebrare l’improvvisa unità dei Dem dietro Kamala Harris e Tim Walz.
It feels pretty darn good to be home, Nebraska.
With just 80 days to go, we’re here to fire up voters. Watch live. https://t.co/A9J2FQfaPI
— Tim Walz (@Tim_Walz) August 17, 2024
Ogni commerciante che vende cappellini da cacciatore, tazzone da caffé o magliette propagandistiche dovrà avere un pass speciale controllato dalle autorità statali. I sondaggi per Harris sono in continua salita e in molti Stati che venivano fino a due settimana fa attribuiti a Trump è già avvenuto il sorpasso, anche se rimane un margine d’errore.
I 4.500 delegati Dem avranno un pass speciale per tutti gli eventi ai quali partecipano e dovranno iscriversi in anticipo. Ci sono 17.000 volontari già assunti e più di 15.000 che sperano di entrare nell’Arena a dare una mano e vedere da vicino il discorso inaugurale di Joe Biden, che aprirà i lavori lunedì sera indicando in Kamala Harris la sua erede, nel programma politico per la classe media, ma anche alla Casa Bianca.
Per non essere da meno, intanto, anche Donald Trump ha indicato i suoi due figli Eric e Donald Jr. alla guida del comitato di transizione, ammesso che l’ex presidente possa riuscire nella sempre meno probabile impresa verso la vittoria. Ma in questa mossa c’è anche la preoccupazione del tycoon perché, se invece dovesse perdere, si vedrebbe sfilare di mano anche tutto il partito che lui, dopo averlo conquistato, sta tenendo insieme con ricatti diretti e minacce anche a leader importanti, come il popolarissimo governatore repubblicano della Georgia, Brian Kemp, che gli è odioso anche perché ha ammesso di non aver votato per Trump alle primarie.
Se la Convention Repubblicana di Milwaukee si era distinta per la sua strabordante mascolinità nella coreografia e nei discorsi dei suoi speaker, quella Democratica si contraddistinguerà per la sua inclusività. Tutti attendono Beyoncé e addirittura Taylor Swift come sorpresa finale.
La presenza di tre presidenti con Joe Biden in apertura, Bill Clinton, Barack Obama e Hillary Clinton, nelle giornate successive sono il contrasto netto con la solitudine di Trump che non ha voluto nessuno a fargli ombra – ma d’altronde nessuno, per esempio George W. Bush, ha voluto partecipare.
Per dimostrare il momento particolare e il “grande abbraccio politico”, dal palco di Chicago parleranno anche i “Repubblicani per Harris”, ansiosi di spiegare ai loro compagni di partito le ragioni per abbandonare Trump come presidente, ma votando per deputati e senatori dell’elefante, con lo scopo di salvare la struttura democratica dell’America senza per questo sentirsi fanatici di Harris, preferendo lei al rischio di “Project 2025”, il piano di 900 pagine scritto dall’ultradestra conservatrice che dovrebbe essere adottato alla Casa Bianca con il ritorno di Donald imperatore nello Studio Ovale.
Secondo il New York Times, sabato Harris è in testa nella combattutissima Arizona e in North Carolina, mentre Wisconsin, Pennsylvania, Michigan e Ohio sembra non possano più sfuggirle e proiettarla al momento oltre i 270 elettorali necessari per conquistare la Casa Bianca.
Trump melts down over Kamala Harris being on the cover of TIME Magazine: “I’m much better looking than her. I’m a better looking person” pic.twitter.com/2gGJQ3D5EH
— Kamala HQ (@KamalaHQ) August 17, 2024
Nemmeno un serial futuristico di Hollywood, dopo il colpo di fucile all’orecchio di Trump, avrebbe potuto prevedere un ribaltamento di fronte cosi clamoroso, con Harris che si rifiuta di incontrare Robert Kennedy Jr. per escludere qualsiasi eventuale patto del diavolo con lui.
La corsa al 5 novembre, però, è ancora molto lunga e il traguardo lontano. Trump adesso arranca. La sua lucidità autolesionista che punta sulle offese a Harris e sui commenti razzisti sembra essere adesso messa in discussione non solo da Nikky Haley, ma anche da altri deputati e senatori del GOP preoccupati dalla sua capacità distruttiva e vendicativa, che si mettono le mani nei capelli. E i commenti al rally in Pennsylvania di sabato non fanno che peggiorare le sua posizione. Dopo aver commentato l’agenda economica di Harris, l’ex presidente si è lanciato in una critica sull’estetica della candidata democratica. “Hanno detto che il suo più grande vantaggio è che è una bella donna – ha dichiarato il tycoon. – Ma io dico che sono molto più bello di lei”.
Ma Donald adesso non è solo il candidato repubblicano già nominato insieme a JD Vance, è l’esclusivo padrone del partito-famiglia che dipende solo dai suoi editti e può fare quello che vuole.
Molti analisti repubblicani sostengono che Trump in questa situazione ha completamente abbandonato la strategia studiata da 2 anni per battere Biden e agisce solo d’istinto. E dopo la scelta boomerang del suo vice, è difficile che si fidi anche dei due figli, che lo avevano suggerito come un suo perfetto clone in steroidi.