“La Giamaica deve prendere questo uragano sul serio”, aveva dichiarato lunedì il primo ministro giamaicano Andrew Holness in un messaggio video. L’uragano Beryl con i suoi venti a più di 250 chilometri orari dopo aver spazzato numerose isole dei Caraibi è piombato sulla Giamaica.
Il portavoce del Segretario Generale delle Nazioni Unite, Stéphane Dujarric, ha espresso preoccupazione per la situazione e ha riferito le parole di António Guterres: “La comunità internazionale deve dimostrare solidarietà”.
L’uragano Beryl è storico poiché è il primo uragano di categoria così alta a formarsi così presto nell’anno. Inizialmente classificato come categoria 5, poi retrocesso a categoria 4 dal Centro Nazionale Americano degli Uragani (NHC), ha già causato la morte di almeno sette persone e distrutto molte infrastrutture, soprattutto a Carriacou, un’isola di San Vincenzo e Grenada, e a Grenada. L’uragano si sta attualmente dirigendo verso il nord-ovest, minacciando -oltre la Giamaica- altri paesi come Haiti, il Messico e il Belize.
Maria Isabel Salvador, rappresentante speciale del Segretario Generale per Haiti e capo dell’ufficio integrato delle Nazioni Unite ad Haiti, durante un briefing al Consiglio di Sicurezza questo mercoledì, ha lanciato un allarme sulla già complicata situazione di Haiti: “Dobbiamo assolutamente restaurare le istituzioni democratiche”. Ha aggiunto che “i livelli di violenza sono allarmanti e preoccupano le Nazioni Unite”. L’arrivo di questo uragano, pochi giorni dopo l’arrivo delle truppe keniote inviate dalle Nazioni Unite, non facilita la già difficile situazione sull’isola. “La situazione della sicurezza non sta migliorando. Ci stiamo preparando, siamo pronti ad aiutare non appena la tempesta colpirà e anche prima,” ha aggiunto il portavoce Dujarric.
Secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA), le strutture di aiuto dell’ONU sono in stretto contatto con le autorità haitiane, e si dicono “pronte ad assistere” per quanto “hanno già adottato misure preventive”, ha affermato Dujarric.
Infine, le Nazioni Unite, che monitorano il percorso dell’uragano, prevedono il suo arrivo in Belize e Messico “nei prossimi giorni”.