Si arricchisce di nuovi dettagli la vicenda del soldato statunitense che ieri ha attraversato il confine con la Corea del Nord durante un tour guidato, venendo arrestato dalle forze dell’ordine di Pyongyang posizionate al di là del 38° parallelo.
Il cittadino americano, identificato come il 23enne soldato semplice di seconda classe Travis King, sembrerebbe essersi messo nei guai ben prima di varcare la linea che separa le due Coree. L’uomo era stato infatti già accusato di aggressione dopo aver colpito ripetutamente un ragazzo al volto in un bar di Seul lo scorso 25 settembre.
Meno di due settimane dopo, l’8 ottobre, al giovane militare era stato nuovamente contestato un “comportamento aggressivo” nel corso di un alterco – che aveva spinto le forze dell’ordine della capitale a prenderlo in custodia. Una volta salito a bordo dell’auto di pattuglia, tuttavia, King avrebbe rivolto pesanti insulti e imprecazioni contro il popolo e l’esercito della Corea del Sud, prendendo ripetutamente a calci la portiera del veicolo e causando danni per un valore di circa 584.000 won (circa 460 dollari).
Qualche giorno dopo, King – che non aveva precedenti penali – si era dichiarato colpevole di aggressione e distruzione di proprietà pubblica e aveva sborsato 790 dollari per riparare l’auto della polizia, secondo i documenti di un tribunale della capitale sudcoreana.
I comportamenti violenti dell’uomo avevano però spinto la corte del distretto occidentale di Seoul ad infliggergli una sanzione finale assai più salata: 5 milioni di won (equivalenti 3.950 dollari). King, che negli ultimi mesi avrebbe trascorso un periodo di tempo in custodia militare a Pyeongtaek, è stato inoltre oggetto di un parallelo procedimento disciplinare da parte dell’esercito americano.
Al termine di quest’ultimo, i suoi superiori avrebbero deciso di rimpatriarlo per cattiva condotta – mettendolo (quasi fisicamente) su un volo in partenza da Seul per gli Stati Uniti proprio martedì mattina. Dopo aver superato i controlli di sicurezza, tuttavia, King è riuscito a sfuggire alla scorta militare e si è recato presso la cittadina di confine di Panmunjom, ultimo bastione settentrionale della Corea del Sud e sede dell’Area di sicurezza congiunta (JSA) – una frazione di confine nella zona demilitarizzata presidiata dalle truppe di entrambe le nazioni.
Un testimone ha raccontato alla CBS di aver visto l’uomo “scoppiare fragorosamente a ridere” prima di correre tra alcuni edifici in direzione del confine nordcoreano intorno alle 15:30 (ora locale). “All’inizio ho pensato a uno scherzo di cattivo gusto, ma quando non è tornato ho capito che non era uno scherzo, e allora tutti hanno reagito e la situazione è diventata folle”.
“Posso confermare che un nostro soldato ha volontariamente attraversato il confine con la Corea del Nord e ora è in custodia delle autorità di Pyongyang durante un tour”, ha confermato nella serata di martedì il segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin in una conferenza stampa al Pentagono.
Il gesto di King – che alcuni hanno interpretato come una defezione verso il regime di Kim Jong-un – avviene peraltro in un contesto già pesantemente marcato dalle tensioni sul programma nucleare del regime di Pyongyang. Martedì è stata infatti una giornata impegnativa non solo nella DMZ ma anche nel Mar del Giappone, dove l’esercito di Pyongyang ha lanciato un missile balistico – meno di una settimana dopo che Kim ha supervisionato personalmente il lancio del nuovo missile balistico intercontinentale l’Hwasong-18 a combustibile solido.
Nelle stesse ore, inoltre, per la prima volta in 40 anni gli USA hanno schierato un sottomarino armato di armi nucleari presso il porto sudcoreano di Busan. Le visite periodiche dei sottomarini nucleari statunitensi con capacità di lancio di missili balistici costituiscono uno dei numerosi accordi raggiunti dai presidenti dei due Paesi ad aprile in risposta alla crescente minaccia nucleare della Corea del Nord. I due Paesi hanno anche deciso di istituire un gruppo consultivo nucleare bilaterale e di ampliare le esercitazioni militari.