Il Bar Crenn di San Francisco e il China Chilcano di Washington DC, di proprietà dello chef Jose Andréas, hanno in programma di inserire nel loro menù piatti realizzati con carne di pollo coltivata in laboratorio.
Non è ancora chiaro quando le pietanze saranno disponibili. Quello che è certo è che si tratta di un’innovazione in campo scientifico e alimentare – con notevoli vantaggi anche in relazione alla riduzione dell’impatto ambientale del consumo di carne rossa.
La decisione dei due locali arriva a poche ore dal via libera alla vendita di carne sintetica da parte del dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, che dopo un’accurata ispezione delle aziende californiane Upside Foods e Good Meat – che si occupano della vendita di carne di pollo “coltivato da cellule animali” – ha dato parere positivo il 21 giugno.
Secondo CBS News lo chef Andrés lavorerà per creare alcuni dei suoi piatti partendo dal pollo coltivato in laboratorio fornito direttamente da da Good Meat .
Nel campo dell’offerta culinaria americana questo rappresenterà una interessante novità. Ma gli chef americani, di fatto, non saranno i primi a sperimentare piatti con pollo Lab-Grow. Già dal 2020, infatti, alcuni chef di Singapore avevano realizzato delle “pepite” a base di pollo Good Meat.
La diffusione su larga scala di questo particolare tipo di carne però, potrebbe tardare ad arrivare sugli scaffali di negozi di alimentari e supermercati poiché – secondo quanto riferito da AP – il processo di produzione e di vendita della carne di pollo di laboratorio non è ancora pronto a coprire una domanda di grandi proporzioni. E, di conseguenza, il prezzo al dettaglio risulterebbe ancora troppo alto per la maggior parte dei consumatori.
Per produrre cotolette o pepite di carne di pollo gli scienziati partono da una banca di cellule che sono state raccolte e selezionate da un pollo vivo. Le cellule vengono poi posizionate dentro un bioreattore con una miscela di “cibo cellulare”, cioè elementi biologici che innescano il processo di crescita delle cellule. Nelle settimane seguenti si sviluppano muscoli, grasso e tessuti connettivi. Queste cellule, una volta cresciute, vengono modellate in cotolette, salsiccia, polpette disponibili per il consumo umano.
Malgrado il processo non preveda la macellazione di alcun animale, va sottolineato che si tratta comunque di un prodotto alimentare di origine animale, il che lo rende inadatto per una alimentazione vegetariana o vegana. In ogni caso, il vantaggio di produrre e consumare questo tipo di carne è chiaramente legato alla sostenibilità e alla diminuzione degli allevamenti intensivi.
Il pollo lab-grown, insomma, potrebbe essere il nuovo cibo del futuro.