“Era solo una battuta” afferma la congresswoman Marjorie Taylor Greene che sabato sera al New York Young Republican Club di Manhattan ha detto che se l’assalto al Campidoglio del 6 gennaio fosse stato progettato da lei e Steve Bannon sarebbe riuscito. Un’affermazione che ha mandato in visibilio Donald Trump Jr, Rudy Giuliani e Jack Posobiec, commentatore radiofonico razzista e antisemita legato ai neonazi polacchi che era sul palco accanto alla Greene. La congresswoman della Georgia è stata tra gli ospiti di alto profilo che hanno partecipato e parlato all’evento.
“Voglio dirvi una cosa – ha detto durante il suo discorso – se io e Steve Bannon lo avessimo organizzato, avremmo vinto”, aggiungendo “Per non parlare del fatto che saremmo stati armati.”
Il tentativo insurrezionale del 6 gennaio 2001 è stato effettuato dai sostenitori di Trump dopo i focosi incitamenti dell’ex presidente al suo comizio “Stop the Steal”.
“Era solo una battuta sarcastica” ha detto la parlamentare dopo che la Casa Bianca aveva condannato le sue affermazioni. Andrew Bates, uno dei portavoce del presidente ha affermato che i commenti di Greene sono “uno schiaffo in faccia” alla polizia e alle altre forze dell’ordine che hanno lavorato per proteggere il Campidoglio e le famiglie che hanno perso i propri cari a causa dell’attacco.
Marjorie Taylor Greene’s January 6th comments at last night’s New York Young Republican Club Gala:
“I got to tell you something, if Steve Bannon and I had organized that, we would have won. Not to mention, it would’ve been armed.” pic.twitter.com/KtiecOAlgd
— PatriotTakes 🇺🇸 (@patriottakes) December 11, 2022
“Hanno giurato di difendere la Costituzione – ha afferma ai microfoni di Cnn l’ex senatrice della California Barbara Boxer- ma questi parlamentari se lo sono dimenticato”.
Tra gli altri suoi punti di discussione durante l’evento, Greene ha anche ribadito la sua opposizione agli aiuti per l’Ucraina, vantandosi del suo rifiuto di votare a favore di “un solo centesimo”. Ha anche messo in dubbio la scorta dei servizi segreti alla congresswoman progressista Alexandria Ocasio-Cortez e ha invitato la maggioranza del GOP alla Camera entrante a sostenere più delle sue proposte, incluso il divieto di assistenza che afferma il genere per i giovani transgender sotto i 18 anni, che ha equiparato dubbiosamente a “mutilazione genitale.”
In passato, Greene ha fatto del trattamento in prigione degli arrestati per il tentativo insurrezionale del 6 gennaio una delle sue principali questioni politiche, sostenendo che sono stati maltrattati in carcere in attesa del processo. Dopo una visita in una prigione di Washington l’anno scorso, ha detto che i prigionieri hanno applaudito e pianto quando l’hanno incontrata.

La parlamentare del GOP ha anche negato di aver contribuito a facilitare l’attacco al Campidoglio fornendo un tour dell’edificio alcuni giorni prima del tentativo insurrezionale. Un gruppo di elettori della Georgia si è rivolto al tribunale sostenendo che le persone che aiutano a organizzare un’insurrezione non possono ricoprire cariche elettive ai sensi del 14° emendamento della Costituzione. Greene ha negato qualsiasi illecito o coinvolgimento nella rivolta, definendosi una “vittima” dell’evento.
Il partito repubblicano in questi ultimi giorni è in una situazione di estrema difficoltà. Kevin McCarthy vuole essere nominato speaker della Camera, ma una cinquantina di parlamentari repubblicani, quelli dello zoccolo duro dell’estrema destra dell’House Freedom Caucus, non lo vogliono e hanno già detto che non lo sosterranno facendo così venir meno i numeri per la sua elezione. Quindi il partito è ora alla ricerca di un candidato alternativo, ma Kevin McCarthy non si dà per vinto e cerca ancora di mediare con gli irriducibili.
Alcuni democratici, tra loro il congreessman della California Ro Khanna, hanno detto che se i repubblicani presenteranno un candidato più centrista di McCarthy sarebbero disposti a votarlo.
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