In tournée negli Usa con i figli Matteo e Camilla, Andrea Bocelli ha illuminato oggi con i colori della sua fondazione il monumento simbolo della città degli Usa che più gli ha dato: l’Empire State Building di New York. «Sono un ragazzo di campagna, nato e cresciuto in una realtà contadina. New York è la città che più mi ha dato dal punto di vista artistico.
Qui ho cantato in tutti i luoghi simbolo come la Carnegie Hall, il Madison Square Garden, il Metropolitan e soprattutto Central Park», ha detto il cantante salito con la moglie Veronica Berti sulla vetta dell’Empire dopo aver simbolicamente abbassato la leva che stasera accenderà di blu e bianco le luci del grattacielo in riconoscimento dell’innovativo programma di educazione musicale della Fondazione «ABF Voices of».
Il progetto crea cori con bambini provenienti da aree socialmente, economicamente e culturalmente svantaggiate, implementando una metodologia unica che contribuisce all’empowerment dei partecipanti e delle loro comunità. Con un’attenzione particolare ai bambini e ai giovani, il programma è stato sviluppato per liberare il potenziale dei partecipanti attraverso la creazione di cori regionali in aree svantaggiate introducendo la musica come linguaggio e strumento innovativo per promuovere l’inclusione in linea con l’obiettivo 4.7 dell’Agenda 2030 dell’Onu.
«La mia fondazione è una goccia in un grande mare, ma è una goccia di acqua limpida che si sforza di fare il possibile per dare a questo mondo un’altra faccia», ha detto Bocelli, secondo cui la musica, «quando se ne fa buon uso», e l’arte – hanno il potere di cambiare la vita e sono particolarmente essenziali in situazioni di povertà o di catastrofi, quando il talento può essere spesso relegato ai margini: «Cantare tutti insieme, in gruppo, significa imparare ad esistere fianco a fianco, in armonia, abilitando strumenti cruciali per una coesistenza pacifica, e allo stesso tempo sottolineare l’importanza fondamentale del ruolo di ciascuno in una comunità e oltre, rafforzando il nostro senso di valore».
‘ABF Voices of’ è l’evoluzione del progetto pilota ‘Voices of Haitì lanciato nel 2016 che a sua volta raccoglie il testimone dall’impegno della Fondazione nell’isola dopo il terremoto del 2011. Il successo del progetto ha portato a esibizioni in alcuni dei contesti più suggestivi, tra cui l’Assemblea generale dell’Onu nel 2016 e l’anno dopo in Vaticano davanti a Papa Francesco.
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