I molari “marci” di Harvey Weinstein sono diventati un’emergenza odontoiatrica che l’ex produttore cinematografico chiede di far riparare da un dentista privato, perché i medici della prigione in cui si trova si limiterebbero a estrarli lasciandogli buchi in bocca.
Il giudice della Corte Superiore di Los Angeles, Lisa Lench, ha saputo che Weinstein si è recato due volte al reparto medico del Twin Towers Correctional Facility – dove è rinchiuso in attesa del processo del 10 ottobre con l’accusa di violenza sessuale contro cinque donne tra il 2004 e il 2013 – senza risolvere i suoi problemi.
L’avvocato di Weinstein, Mark Werksman, ha dichiarato che i dentisti del carcere gli hanno offerto due possibilità: estrarre i denti senza sostituirli o lasciare che continuino a degradarsi.
Il settantenne – che sta già scontando 23 anni dopo essere stato condannato a New York – ha sostenuto che dovrebbe avere un ponte o denti finti per apparire “presentabile” al processo. “Soffro ogni giorno. Ho delle carie e non posso mangiare perché mi mancano i denti”.
Werksman ha fatto sapere che impedire a Weinstein le cure dentistiche sarebbe una violazione dei suoi diritti costituzionali e ha detto che un buco nella parte anteriore dei denti lo fa apparire “ridicolo come una caricatura”.