L’ex presidente del Consiglio e segretario della Democrazia Cristiana, Ciriaco De Mita, è morto questa mattina alle 7 nella casa di cura Villa dei Pini di Avellino dove stava seguendo un percorso di riabilitazione dopo la frattura del femore per la caduta dello scorso febbraio. Aveva 94 anni. Lo ha reso noto il vice sindaco, Walter Vigilante.
De Mita raggiunse l’apice del potere politico negli anni ’80, quando fu Presidente del Consiglio dei ministri in un governo formato dalla coalizione del Pentapartito (DC-PSI-PRI-PSDI-PLI) che cadde nel maggio del 1989, a causa di una crisi di governo cagionata dal leader socialista Bettino Craxi (suo principale alleato-rivale).
Nella Democrazia Cristiana, è stato segretario nazionale dal 1982 al 1989 e poi presidente dal 1989 al 1992, nonché quattro volte ministro. Deputato dal 1963 al 1994 e dal 1996 al 2008 ed europarlamentare dal 1999 al 2004 e dal 2009 al 2014, dopo la DC ha fatto parte del Partito Popolare Italiano e della Margherita e dal 2008 al 2017 dell’Unione di Centro.
Dal 2014 era sindaco di Nusco, suo paese di origine in provincia di Avellino, in Campania. Il feretro è stato trasferito proprio lì, nella camera ardente allestita nella casa di famiglia.
Forte il suo rapporto con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, cui lo accomunava la militanza nella corrente della Sinistra di Base della Dc. Si lega proprio al rapporto con Mattarella una delle ultime uscite pubbliche di De Mita, lo scorso 21 novembre, quando il leader della Dc andò al teatro San Carlo di Napoli in occasione della prima dell’Otello di Martone per salutare l’ amico Mattarella.
Accompagnato dalla figlia Antonia, De Mita, claudicante ma sempre lucido, si trattenne a braccetto anche con Antonio Bassolino, protagonista con lui della stagione del centrosinistra alla guida della Regione Campania nei primi anni 2000.
I funerali si terranno domani alle 18.30 nella chiesa di Sant’Amato a Nusco. Alla cerimonia funebre parteciperà anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Le esequie si svolgeranno al termine della visita di Stato del presidente algerino che domani sarà a Napoli insieme al capo dello Stato italiano.