Negli Stati Uniti, con la questione vaccini, stanno facendo le cose in grande. Da giugno, per raggiungere le zone più sperdute del Paese dove i cittadini hanno difficoltà a recarsi da medici o in ospedali, verranno fatti volare in cielo i droni della Draganfly, in collaborazione con la Coldchain Technology Services.
La Coldchain, fondata nel 2006 e con sede a Spring Branch, in Texas, è un’impresa specializzata nella fornitura di soluzioni di gestione della catena del freddo per lo stoccaggio e la distribuzione di prodotti sensibili alla temperatura. L’azienda giusta, dunque, per poter progettare i box contendenti le dosi di vaccino che necessitano di rimanere a temperature molto basse.
Per la fornitura, sono stati messe a punto contenitori termici a forma di cubo di circa 30 cm, che possono contenere tra le 600 e le 1.500 fiale, a seconda di come vengono immagazzinate dai produttori. I cubi sono stati costruiti per mantenere bassissime temperature sufficienti per conservare con sicurezza per 48 ore i vaccini delle Pfizer e per 72 ore quelli di Moderna.
La seconda azienda autorizzata ad utilizzare droni per il trasporto di materiale medico è la Volansi di San Francisco, che si è già occupata del trasposto di medicinali della Merck in North Carolina lo scorso ottobre, ma non ha ancora sperimentato il trasporto di vaccini. Non c’è però da temere perché è lo stesso amministratore Hannan Parvizian ad aver aver assicurato sul fatto che i loro contenitori siano disegnati “anche per trasportare i vaccini anti-covid”.