14 anni fa era stato denunciato, ma aveva strappato un accordo controverso grazie al quale scontò solo 13 mesi di carcere dei 18 originari. Sabato, in New Jersey, Jeffrey Epstein, miliardario e finanziere americano 66enne noto per la sua amicizia con Donald Trump e Bill Clinton, è stato arrestato con l’accusa di aver sfruttato sessualmente minorenni per anni, mentre lunedì, in tribunale a New York, si è dichiarato non colpevole.
La vicenda, che ingrossa le file delle personaggi noti che, in America, sono stati coinvolti dall’onda del MeToo (ma in questo caso ci sarebbe l’aggravante della minore età delle vittime), sta assumendo contorni impensabili. Si starebbe parlando, infatti, di un vero e proprio sistema predatorio, che andava avanti da anni. E alla luce di questo episodio, risulta ancora più criticabile l’accordo di 14 anni fa, strappato dopo che Epstein si dichiarò colpevole, ma che fece in modo che, nonostante il finanziere fosse stato inserito nel registro dei molestatori sessuali, l’indagine venisse poi abbandonata. Ora, le nuove indagini, tra New York e la Florida, parlano di istigazione alla prostituzione e sfruttamento, e potrebbero portare a una condanna esemplare: 45 anni di carcere.
Novità delle ultime ore, gli agenti hanno trovato, in grande quantità, foto “scandalose” di minorenni nelle case del miliardario. E poiché sono note le sue frequentazioni con personaggi illustri – da Kevin Spacey a uomini d’affari come Les Wexner, da Bill Clinton a Donald Trump, fino al principe Andrea del Regno Unito, fratello del principe Carlo, ora il rischio è che le indagini portino a galla nomi famosi. L’ex presidente Bill Clinton ha già messo le mani avanti, affermando di essere stato sull’aereo privato di Epstein solo per viaggi di lavoro, e, per di più, sempre accompagnato da personale della sua Fondazione. Eppure, sui media americani rimbalzano notizie di numerosi viaggi a bordo del “Lolita Express” per l’ex Commander-in-Chief: c’è chi dice 11, e chi afferma addirittura 23, senza scorta. Lo stesso presidente Trump era molto amico di Epstein, anche lui membro del club Mar-a-Lago, e di lui, in passato, disse: “Conosco Jeff da 15 anni. È un tipo incredibile. È divertente e pare gli piacciano le giovani donne come a me, e molte sono particolarmente giovani”. Possibili imbarazzi anche per l’attuale ministro del lavoro, Alex Acosta, nel 2008 procuratore in Florida e artefice dell’accordo con Epstein. che fece cadere le indagini, nonostante diverse ragazze lo accusassero di molestie.