Nel Financial District in questi giorni non si parla d’altro che di una piccola intrepida bambina. Folle di turisti accorrono per farle visita e lei li accoglie tutti con lo stesso imperturbabile sorriso con cui fronteggia il suo temibile avversario. Mercoledì 8 marzo a New York non è stato solo il giorno della International Women’s Strike ma anche quello in cui la città ha incontrato la ragazza senza paura, la Fearless girl, una piccola statua che è spuntata all’improvviso, nella notte tra il 7 e l’8 marzo, proprio di fronte al famoso toro di Wall Street.
La scultura è stata realizzata e svelata appositamente per la festa della donna, operazione che si inserisce all’interno di una campagna di sensibilizzazione sull’assunzione delle donne in ruoli decisionali e di leadership.

La statua, alta poco più di un metro, è stata realizzata dall’artista Kristen Visbal e commissionata alla società McCann New York dalla State Street Global Advisors (SSGA), società di investimenti di Boston. Questa iniziativa di marketing fa parte della campagna della SSGA che mira a incoraggiare le aziende ad assumere più donne, conferendo loro potere decisionale e cariche più importanti; campagna che “si inserisce, in modo raffinato, rispettoso ed efficace nel dialogo sulla giornata internazionale della donna”, ha dichiarato a The New York Times Stephen Tisdalle, il responsabile marketing della SSGA.
Si tratta di una piccola statua che raffigura una bambina con i pugni sui fianchi, non è arrabbiata ma sicura di sé e ha lo sguardo fiero e senza paura. Attraverso i social ha catturato l’attenzione di molti anche oltreoceano, #fearlessgirl infatti è diventata un fenomeno virale e l’hashtag fa tendenza. Il giorno della festa della donna, newyorchesi e turisti si sono affollati su Broadway, nei pressi di Bowling Green, per scattare selfie e fotografie accanto alla nuova protagonista che ha rubato la scena al toro più famoso della città, anche questo a suo tempo installato a sorpresa in un’azione di “guerrilla art”, come regalo di Natale alla città, all’indomani del crollo della Borsa del 1987.

Il bronzeo Charging Bull (il toro di Wall Street) è stato realizzato dall’artista siciliano Arturo Di Modica. La struttura pesa circa 3 tonnellate e è nel luogo in cui si trova oggi, su Broadway, dal 1989. In un primo momento Di Modica l’aveva fatta “apparire” senza l’autorizzazione dell’amministrazione pubblica: l’artista vedeva infatti nella scultura un antidoto ideale alla grave crisi finanziaria delle borse mondiali e quindi anche di Wall Street, avvenuta nel 1987. Grazie all’appoggio dell’allora sindaco Edward Koch, l’istallazione dello scultore italiano è diventata permanente ed il toro rappresenta tutt’oggi una vera e propria attrazione turistica e un portafortuna per tutti gli investitori e i commercianti.
Proprio a pochi passi dal toro pronto all’attacco, con lo sguardo aggressivo nel quale si legge la potenza, la virilità e l’ottimismo del mercato di borsa americano, si para lei, la ragazza con la coda di cavallo, dai lineamenti latini, che sembra avere tra i 7 e i 9 anni, come ha detto l’artista Kristen Visbal al The Wall Street Journal. “Si tratta della personificazione di tutte le donne del mondo, di qualsiasi età e nazionalità e serve a ricordare a tutti noi la presenza fondamentale delle donne nel mercato del lavoro e soprattutto nel settore finanziario”, ha dichiarato l’artista. Una nuova fonte di ispirazione: ai piedi della piccola statua, infatti, c’è una targa con scritto “Know the power of women in leadership. SHE makes a difference” (Impara a conoscere il potere delle donne nella leadership. LEI fa la differenza).
Attualmente è previsto che la scultura resti lì per una settimana ma in molti chiedono di renderla permanente e sul web è stata lanciata anche una petizione con tale scopo. Al momento il sindaco de Blasio ha dichiarato su Twitter che la statua rimarrà lì fino al 2 aprile scrivendo: “Our future rests in the hands of fearless girl” (il nostro futuro è nelle mani della ragazza senza paura).
La ragazza senza paura è già diventata un’attrazione presa d’assalto dai turisti (oltre che letteralmente “aggredita” da qualche bulletto locale, come riporta il New York Post) e a pochi giorni dall’istallazione è difficile riuscire a fotografarla dal vivo, per via delle folle che le si accalcano intorno per immortalarla con un cellulare o una macchina fotografica. Sarà la tendenza sui social o quello che la scultura rappresenta ad attirare così tante persone?

La gente sfida il freddo e il vento di queste giornate invernali newyorchesi solo per farsi una foto con la piccola statua. Gli occhi e i flash sono tutti per lei e il toro, per la prima volta da quando è lì, è passato in secondo piano. Turisti e locali si mettono in fila, in attesa del brevissimo momento nel quale gettarsi velocemente al fianco della Fearless girl, imitarne la posa e scattare la fatidica foto. La distanza fisica che intercorre tra la nuova statua e quella del toro è alquanto esigua e considerata la folla accalcata nel mezzo, è quasi impossibile vedere le due sculture che si fronteggiano, peccato. Di sicuro quello che salta agli occhi è la differenza tra la maestosità del toro di Wall Street e le piccole dimensioni della ragazza senza paura. Sembra che gli ideatori della campagna abbiano ottenuto l’effetto desiderato.
“È piccola ma fa una grande effetto”, afferma Mary, inglese, mamma di due figli con i quali è in fila per farsi fotografare. “Quando ho saputo della statua ho voluto subito vederla perché credo che il messaggio sia molto importante e voglio una foto con lei”, dice Adrienne, giovane francese in vacanza a New York. C’è perfino chi si lamenta che la fila non venga rispettata da tutti, come Michael: “Tutti siamo qui per una foto e dovremmo essere tutti più corretti nel rispettare il proprio turno”.
Facendosi largo tra la folla qualcosa si riesce a vedere di questa nuova star, prima i gomiti, poi la coda di cavallo e infine anche le sneakers che indossa. Fearless girl ha davvero un bel sorriso e con quella posa ti viene quasi da andare lì e darle un pizzicotto sulla guancia, come si fa con i bambini di un amico o un parente. “Assomiglia molto a mia nipote – dice Jerry, che vive a New York da diversi anni – e sono qui per farle una foto e per mandargliela. E poi la frase incisa sulla targa è molto d’impatto”. Insomma, in molti già la amano e accorrono per vederla dal vivo durante la loro vacanza, altri sperano che resti lì definitivamente. È la nuova protagonista del Financial District e per un po’ il toro dovrà dividere la scena con lei.