Dopo la cerimonia di questa mattina a Ground Zero, anche i membri del Consolato d’Italia a New York hanno deciso di ritagliare un piccolo momento durante la giornata per commemorare le vittime della comunità italiana e italoamericana decedute durante l’attentato alle Torri Gemelle.
Per conto del sindaco di New York Eric Adams, ha partecipato Edward Mermelstein che ha sottolineato: “Molto spesso dimentichiamo che nell’attentato non c’erano solo newyorkesi, ma persone da tutto il mondo ed è fondamentale commemorare anche loro”.
Presente alla cerimonia anche l’Onorevole Christian di Sanzo, deputato alla Camera eletto per la circoscrizione del Nord e Centro America, in rappresentanza del Governo italiano. Ha annunciato: “È importante conservare e celebrare la memoria delle vittime e del momento in cui abbiamo ricevuto la notizia di quello che stava accadendo. Questo appuntamento dimostra il grande sforzo che la comunità sta facendo per ritrovare tutte le persone decedute nell’attentato, che rappresentano una perdita gravissima. Continuiamo con questa tradizione”.
Durante la cerimonia, i rappresentanti della comunità italiana di New York, fra cui il Console Generale Fabrizio di Michele – che ha ringraziato tutti i familiari, la delegazione siciliana e friulana -, il direttore dell’Istituto Italiano di Cultura Fabio Finotti, la direttrice dell’ICE Erica Di Giovancarlo, hanno letto i 224 nominativi delle vittime di accertata origine italiana degli attentati, inclusi coloro che si trovavano a bordo degli aerei. Questa lista, che non può essere considerata esaustiva, è frutto di un lavoro ventennale svolto su base volontaria da Giulio Picolli, Commendatore OMRI, che ha raccolto a fatica i nomi non essendo disponibili i dati ufficiali sull’origine etnica dei morti nell’attentato.
Picolli ha raccolto i nominativi con l’aiuto delle famiglie delle vittime, utilizzando l’elenco fornito dalle autorità e confrontando ogni caso nome per nome. Ha riportato alcuni episodi in cui i cognomi degli italiani erano stati scritti in modo scorretto oppure le donne erano state classificate con il cognome da sposate. “Ho speso vent’anni della mia vita cercando di raggrupparli tutti – ha dichiarato Picolli. – In occasione del 25esimo anniversario, nel 2026, pubblicherò la lista definitiva con le relative foto”.