Ricercati e cacciati. Tuttavia, gli immigrati senza autorizzazione legale per lavorare negli Stati Uniti hanno pagato circa 3,1 miliardi di dollari di tasse statali e locali a New York nel 2022, secondo quanto riporta un report pubblicato di recente dall’Institute on Taxation and Economic Policy, un think-tank no-profit.
Si tratta di circa 676 mila lavoratori illegali solo nello Stato di New York che non hanno cittadinanza né carta verde né visti che ne riconoscono la residenza legale. Sono esclusi da questo gruppo i richiedenti asilo che, invece, sono costati alla città oltre 2,8 miliardi di dollari solo nel mese di giugno 2024.
Delle imposte hanno pagato quelle sulle vendite, sui beni immobili e sul reddito prelevate dagli stipendi. Pur sostenendo servizi quali Medicare, il Social Security Number (che fornisce una specie di previdenza sociale) e l’assicurazione contro la disoccupazione, i lavoratori illegali non hanno diritto di ricevere questi benefici né rimborsi fiscali o crediti di imposta.
Secondo il report dell’Institute on Taxation and Economic Policy, se a questi immigrati venisse concesso un permesso di lavoro, il loro contributo fiscale salirebbe a oltre 4 miliardi di dollari. A sostegno di questa tesi, si unisce la voce dell’Immigrant Research Initiative, un altro think-tank no-profit, che, a gennaio, ha dichiarato che per ogni mille lavoratori senza permesso in arrivo a New York City le entrate fiscali statali e locali crescerebbero di 2,6 milioni di dollari all’anno.
L’Institute on Taxation and Economic Policy riconosce New York come lo Stato con il numero più alto di immigrati illegali, dopo California, Texas e Florida. Secondo l’ultimo censimento del Center for Migration Studies, che risale al 2019, è emerso anche che la maggior parte dei lavoratori senza documenti risiedono nello Stato da almeno 10 anni.
A livello federale, l’Institute on Taxation and Economic Policy ha riferito che i lavoratori illegali hanno pagato quasi 100 miliardi di dollari in tasse nel 2022 – circa novemila dollari a persona. A giugno, il Congressional Budget Office, l’agenzia federale incaricata di fornire dati economici al Congresso, ha riportato che l’aumento dei lavoratori senza documenti degli ultimi anni contribuirà a ridurre i deficit federali e aggiungere altri 1,200 miliardi di dollari ai contributi del prossimo decennio.