Dieci anni di vita e un’intuizione di Stefano Vaccara ci hanno portato dove siamo oggi: a diventare il primo quotidiano digitale in italiano e inglese degli Stati Uniti.
I prossimi anni ci offrono una scommessa ancora più ambiziosa: fare del nostro giornale non solo uno strumento di informazione in grado di dare notizie della realtà cittadina, del business fra Italia e Usa, delle Nazioni Unite e dell’attualità americana, ma un quotidiano di servizio per una comunità sempre più vasta, giovane e articolata.
Partendo da New York, dai suoi quartieri e dagli stati vicini, vogliamo realizzare una piattaforma digitale bilingue che diventi un veicolo unico di comunicazione, promozione e scambio fra tutte le realtà professionali italiane, le loro associazioni e i loro leader. Con una redazione giovanissima e dinamica cresciuta nella tecnologia, integrata da giornalisti professionisti di grande esperienza, puntiamo ad un giornale non solo ricco di contenuti originali e notizie, ma anche ad una scrittura di qualità come potenziale strumento in corsi scolastici superiori e universitari.
Rilanceremo nelle prossime settimane una campagna abbonamenti dal costo simbolico di 6 dollari l’anno fino a giugno, e ci allargheremo sui social per attrarre il maggior numero di lettori che ancora non ci conoscono e ci faranno crescere insieme a loro. Sappiamo di avere anche contatti dall’Italia, dove sulle nostre pagine si cercano informazioni esclusive e approfondimenti.
Per questo la sezione “New York” vedrà potenziato il suo calendario di opening e gallerie, grandi mostre, anteprime, appuntamenti, spettacoli e film, mentre uno spazio speciale verrà riservato al food, ai ristoranti e ai vini. Avremo sezioni dedicate a ”Le voci dei Comites”, ”Le Voci dal parlamento”, “Le Voci dei partiti”, “La Voce del CONI-USA” e un’intera pagina sarà dedicata a “LaVoce-Associazioni”, dove ciascuna realtà grande o piccola potrà trovare lo spazio per promuovere le proprie attività e idee.
Un’intera sezione “Travel” in italiano e inglese sarà destinata alle opportunità per scoprire l’Italia, soprattutto quella meno conosciuta, che attraverso i suoi stupendi borghi non dovrà essere solo un richiamo per il “turismo delle radici”, ma anche per viaggiatori americani sofisticati, colti e curiosi. E in questo spazio vorremmo ospitare anche l’esperienza e il racconto diretto dei lettori una volta ritornati in America.
Ci sarebbe molto altro da dire sul nuovo corso de “La Voce di New York”, ma oltre a ripetere che siamo e rimarremo un quotidiano digitale indipendente, aperto a tutte le voci che credono nel progresso, nella libertà di espressione e nella democrazia, preferiamo dimostrarvelo con i fatti e i servizi di ogni giorno, rimanendo sempre attenti ai vostri stimoli più schietti.
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