Il primo ed ultimo viaggio del Titanic ancora oggi commuove il mondo. Più di 1500 persone morirono quel 15 aprile 1912 dopo l’impatto con un iceberg, mentre la nuovissima nave viaggiava tutta spedita in direzione New York.
A Manhattan, a South Street Seaport, c’è un faro alto 18 metri a ricordare quella tragedia. Un memoriale eretto l’anno dopo il naufragio. E in Upper West Side, sulla Broadway, c’è lo Straus Park. Sorge poco distante dall’abitazione di Ida Isidor Straus, quest’ultimo comproprietario di Macy’s, ma anche membro del Congresso degli Stati Uniti. La coppia è morta nel naufragio del Titanic e, in loro memoria, è stata eretta una statua. E’ un bronzo di Augustus Lukeman, artista americano specializzato in monumenti storici, che per quel memoriale ha realizzato una ninfa, che guarda una distesa d’acqua.
Il naufragio del Titanic, così abilmente descritto nel colossal di James Cameron del 1997, record di premi Oscar e di lacrime versate, oggi è ricordato a New York con una mostra, allestita a due passi da Union Square, sulla Sesta Av, all’incrocio con la 14st.
Lì il dramma di quelle ore terribili si potrà quasi toccare con mano, perché sono esposti oggetti personali delle vittime, fotografie e cimeli. Sono stati ricreati gli interni del Titanic, dalla suite di prima classe a una cabina di terza. Considerata inaffondabile dai progettisti, finì in fondo alle acque canadesi in Nova Scotia, a 800 chilometri dalla costa e a quasi 4 chilometri di profondità, dove ciò che ne resta è stato individuato soltanto nel 1985.
Curatore storico della mostra è l’etnologo e scrittore Claes-Göran Wetterholm, che, negli anni ’90, ha preso parte a quattro spedizioni al relitto della nave. Prima di New York, la mostra è stata allestita a Londra.
La visita dura al massimo un’ora e mezza e prevede anche momenti immersivi, che ricostruiscono cosa avvenne il giorno del naufragio.
Un viaggio nel tempo tra effetti sonori e testimonianze, con oltre duecento reperti originali, fotografie, lettere scritte a mano.
Tra gli oggetti più ammirati c’è indubbiamente la collana di Kate Phillips. E’ la donna che all’epoca aveva solo 19 anni e che ha ispirato il film con Di Caprio e Kate Winslet. La ragazza si salvò, insieme al bimbo concepito proprio sulla nave e nato a gennaio 2013, mentre l’amore della sua vita, un uomo di 39 anni già sposato e già padre con cui era partita di nascosto, non riuscì a salire sulla scialuppa e morì nel naufragio. Quella collana fu donata alla giovane Kate proprio sul Titanic.
Il naufragio più famoso della storia ha molto a che vedere con New York, non soltanto perché era la destinazione prevista della nave, ma anche perché fu proprio a New York, al Pier 54 di Chelsea, che furono portati i superstiti recuperati dal Carpathia, la nave i cui resti sono ancora lì, vicino a Little Island.
L’esposizione di New York sarà aperta fino a fine gennaio 2023. L’ha organizzata la società spagnola Musealia e mette in risalto tutti quegli aspetti umani che tanto hanno commosso il mondo. Dall’eroismo di alcuni passeggeri alle divisioni sociali, dal lusso sfrenato della prima classe alle ristrettezze di chi viaggiava in terza. Chi ha già visto l’esposizione l’ha definita come emotivamente coinvolgente proprio per tutti i dettagli esposti, che aiutano la narrazione. La mostra è aperta tutti i giorni tranne il lunedì. E’ consigliata la prenotazione.