Si scrive pizza, si legge Napoli. Che poi il locale si trovi a New York, poco importa. Quello che conta è l’innata maestria dei campani nel rendere speciale la pizza. E lo testimonia la classifica de le “50 Top Pizza World”, che raccoglie le migliori 100 pizzerie del mondo, presentata nei giorni scorsi a Napoli a Palazzo Reale.

Per la prima volta si è avuto un ex equo. Sul gradino più alto del podio i “Masanielli” di Francesco Martucci di Caserta e “Una Pizza Napoletana” di Anthony Mangieri a New York. Al terzo posto “Peppe Pizzeria” di Giuseppe Cutraro di Parigi.
Tra i cinquanta nomi spunta nuovamente New York. All’undicesimo posto c’è “Ribalta NY”, al 31esimo posto troviamo “Song e’ Napule” e al 39esimo “Kestè Fulton”
Quaranta pizzerie italiane, venticinque in Europa, quindici negli Stati Uniti d’America, quindici dell’area Asia – Pacifico, quattro del Sud America e una dell’Africa, vanno a comporre il quadro, per il 2022, e a rappresentare tutti i Continenti. La guida online è ideata e curata da Barbara Guerra, Albert Sapere e dal giornalista Luciano Pignataro che valutano i locali soprattutto in base ai prodotti utilizzati.

Ispettori, in modo anonimo, hanno esaminato un gran numero di pizzerie, confermando e in alcuni casi facendo “gustose” scoperte. Certo, lo stile napoletano ha quasi sempre la meglio ma, come si legge nella classifica, ci sono bravi pizzaioli anche a Tokio e a Parigi. Non sono mancati i premi speciali e le menzioni.
Come nel caso straodinario di Ciro Salvo di “50 Kalò”, che si è aggiudicato il “Performance of the Year – Goeldin Awar” per essere l’unico ad avere due pizzerie presenti in classifica, a Napoli e a Londra.