Central Park, polmone verde di Manhattan, cinematografico e vivo, pulsante di vita e suggestioni, di quiete e musica, di sport e riposo. Inaugurato nel 1856, e ideato a misura di metropoli, è stato progettato da Frederick Law Olmsted e Calvert Vaux su un terreno selvaggio, da bonificare, con cave, avvallamenti e paludi. New York era in espansione, serviva un luogo per il benessere di tutti e in Europa c’erano già esempi di aree verdi: a Parigi il Bois de Boulogne, a Londra Hyde Park.
Di tempo ne è passato da allora, tra alti e bassi, compreso un periodo di declino tra gli anni ’60 e ‘70. Di lavori, dal momento della realizzazione, ne sono stati fatti davvero tanti, dalle vie interne ai laghetti, dai ponti ai campi da gioco. Il Central Park che conosciamo oggi è, tuttavia, in continua evoluzione, pur mantenendo la sua identità.
In Upper Manhattan oggi sono in corso importanti lavori di ricostruzione dell’Harlem Meer Center. È l’area in cui sorgevano una pista di pattinaggio su ghiaccio in inverno e una piscina aperta in estate. L’area, realizzata tra il 1962 e il 1966, era stata dedicata a una filantropa ed assistente sociale, Loula Davis Lasker, che per realizzare la struttura aveva donato ben 600 mila dollari, una cifra enorme per quei tempi.
La pista di pattinaggio era tuttavia poco conosciuta e scarsamente frequentata dai turisti, che preferivano quella della zona più ricca e benestante di Manhattan, a sud di Central Park. Ebbene da qualche tempo si lavora per cambiare look a quell’angolo di parco vissuto da chi abita in Upper Manhattan. La nuova struttura avrà, tuttavia, una liaison con il passato, perché Meer significa “piccolo mare”: omaggio alla comunità olandese che un tempo si era insediata proprio ad Harlem.
I lavori includono un ampliamento della pista di pattinaggio, una piscina più grande di quella olimpionica, l’ottava più grande di New York City, e una nuova area per bambini.
Ci sarà anche una passerella ghiacciata sulle paludi d’acqua dolce per avere l’illusione di pattinare sul Meer. La vecchia struttura del Lasker Link and Pool verrà completamente riqualificata, integrandosi con l’area circostante, offrendo una vista migliore del parco.
Il progetto, annunciato nel 2018, è in fase avanzata di lavori. Prima di avviarli, per far si che venissero approvati, sono state coinvolte tutte le vicine comunità di Harlem, East Harlem, Manhattan Valley e Morningside Heights.

Dal nuoto all’hockey, dal calcio al pattinaggio a rotelle, fino alle passeggiate nella natura: l’offerta di intrattenimento e svago sarà completa, spalmata su tutti i mesi dell’anno. Per goderne, annuncia il Central Park Conservancy, supervisore del progetto, bisognerà aspettare il 2024. Ma i lavori per la ricostruzione dell’Harlem Meer Center, che vale 150 milioni di dollari, non sono i soli dentro e fuori dal parco.
Central Park è anche l’immenso perimetro che lo circonda. Larghi marciapiedi alberati che, in alcuni tratti, sono ancora quelli realizzati negli anni ’30 e ’40. Così si sta aggiustando la pavimentazione, anche alle fermate dei bus, si sostituiscono le panchine più rovinate dal tempo. I lavori in questo momento si stanno effettuando sulla Fifth Avenue tra la 85ma e la 90ma strada. Sono già stati ultimati quello tra la 60ma e la 65ma e, dall’altra parte del Parco, ad Ovest, quelli tra la 60ma e la 62ma strada.
Ed ancora: è in corso il restauro del Ramble, quel giardino nel giardino fatto di stradine strette, in cui si ha la sensazione di trovarsi in mezzo a un bosco. Ebbene, negli ultimi anni è stato danneggiato dal maltempo. Una parte dei lavori è già conclusa. Si va adesso verso la ricostruzione, rifacendosi ai modelli originali, delle tre pensiline nei punti più panoramici, dal Belvedere a quella che si affaccia sulla Loeb Boathouse fino a quella da cui si può ammirare il Bow Bridge.
Ma non è finita. È in corso anche la ristrutturazione del Giardino d’Inverno vicino alla Fifth Avenue, tra la 104ma e la 106ma Strada. I lavori sono nel totale rispetto del passato e dell’iniziale realizzazione del 1937. Anche in questo caso ne potremo ammirare il risultato complessivo nel 2024.
Infine sono stati avviati il restauro del Kinderberg, della casa degli scacchi e della dama e del sentiero a est di Sheep Meadow. Central Park, dunque, è vivo più che mai ed in continua evoluzione. Amato dai newyorkesi e meta dei turisti di tutto il mondo, vuole presentarsi al meglio per ogni stagione, inclusa quella non lontana del foliage, che incanta grandi, piccini ed instagrammers.
Un’oasi urbana che riesce a regalare un’incredibile quiete, nonostante ogni anno sia visitata da ben 42 milioni di persone. A mantenerla in vita, è un pool di 300 dipendenti di Central Park Conservancy, organizzazione non a scopo di lucro che amministra il parco. Ed è pazzesco pensare che ogni anno, grazie a donazioni individuali di newyorkesi, vengono investiti per la sola manutenzione quasi 78 milioni di dollari.
Un fiume di denaro che aiuta, però, a generare un giro d’affari che supera il miliardo di dollari in attività economiche e ben 5 mila posti di lavoro. Quiete sì, ma anche business, come nella migliore tradizione di New York.