La frenesia post-lockdown del mercato immobiliare di New York City sembrerebbe essersi esaurita, scegliete una categoria ed il numero di contratti preliminari firmati sarà inferiore a quello del mese scorso.
La notizia viene riportata dai dati contenuti nel report mensile di Jonathan Miller, CEO di Miller Samuel, sebbene i risultati mostrino ciò che gli addetti ai lavori stavano vivendo ormai da qualche tempo. Parola di Miller: “Penso che il problema al momento sia il divampante senso di incertezza”, parole a cui è poi seguito un elenco di fattori che contribuirebbero ad essa, tra cui la guerra in Ucraina, il prezzo della benzina, l’inflazione alle stelle, gli interessi sui mutui in ascesa e la scarsità di materie prime.
In realtà durante il secondo trimestre del 2022, sia il numero totale di immobili residenziali venduti a Manhattan che il loro prezzo hanno registrato degli incrementi, ma questo rappresenta il volume degli affari avvenuti tra lo scorso inverno e l’inizio di questa primavera, mentre il numero di contratti preliminari, sebbene non tutti poi si tramutino in affari, è un fattore che riflette meglio lo stato attuale del mercato.
I nuovi contratti preliminari firmati per gli immobili di tipo co-op a Manhattan lo scorso mese sono scesi a 524 contro i 748 di giugno 2021 ed anche il mercato degli immobili di tipo condo ha vissuto una rapida discesa nel numero di contratti, -29%, passando dai 548 dello scorso anno ai 388 di questo giugno, mentre il numero dell’offerta saliva del 14% con 808 proprietà sul mercato.
Guardando al mercato intero, a Manhattan, rispetto ai livelli pre-covid, il prezzo degli immobili si è alzato mentre l’attività è scesa. Secondo Miller “sia il numero dei nuovi preliminari che l’offerta a giugno 2022 sono stati più bassi rispetto allo stesso periodo pre-pandemia.”
Questo il pensiero del presidente della Coldwell Banker Warburg il Sig. Frederick Warburg: “in questo momento sia i venditori che gli acquirenti di Manhattan si trovano in un momento di stallo, mentre i venditori pensano ancora di non mollare un centesimo dalla valutazione delle loro proprietà, gli acquirenti sono sempre più restii ad affondare il colpo, attaccandosi all’incertezza del mercato ed agli interessi sui mutui molto alti, over stimando il loro potere di trattare sul prezzo richiesto.”
Detto questo, il mercato di New York City riflette ciò che sta avvenendo nel resto degli Stati Uniti, difatti secondo il report della società Black Knight, negli ultimi 6 mesi 97 su 100 tra i maggiori mercati immobiliari del paese stanno vivendo un momento di diminuzione dei prezzi.
(source: therealdeal.com, millersamuel.com)