Per la seconda volta in una settimana, i cittadini di Chinatown hanno detto un secco no alla realizzazione di due nuovi rifugi per senzatetto dell’amministrazione Adams.
I due shelter ideati dal Department of Homeless Services avrebbero ospitato 143 letti in tutto: 94 nell’ex hotel Best Western tra Grand Street e la Bowery, e 49 vicino al Manhattan Bridge, sulla Madison Street. Il sindaco ha però fatto un passo indietro per le proteste della comunità asiatica, già toccata da diversi casi di violenza nei mesi passati nel quartiere.
I residenti di Chinatown erano particolarmente preoccupati per il tipo di shelter voluti dal governo locale: un safe haven, con regole decisamente meno severe rispetto ai rifugi tradizionali. Di solito, infatti, gli homeless ospitati nei dormitori della città devono rispettare vincoli d’orario specifici e non possono introdurre droghe illegali nell’edificio. I nuovi centri in questione, invece, avrebbero permesso un maggior livello di privacy grazie alla presenza di diverse stanze indipendenti e senza troppi controlli sulle droghe. Housing Works, l’organizzazione non-profit che avrebbe gestito uno dei centri, aveva infatti raggiunto questa decisione per spingere una maggiore quantità di bisognosi a fare uso dei letti disponibili.
“Il nostro obiettivo è, sempre, quello di lavorare con le comunità e capire i loro bisogni, in modo da distribuire equamente i rifugi nei cinque distretti e servire i newyorkesi più vulnerabili”, ha dichiarato il Dipartimento degli Homeless Services. Le stesse autorità, in un primo tempo, avevano però sostenuto che nel quartiere di Chinatown si rendevano necessarie nuove strutture.
Il fallimento della proposta comunale, comunque, potrebbe non essere dovuto solamente alle proteste della comunità asiatica, nonostante i suoi attivisti abbiano raccolto $120,000 per fare causa alla città e prevenire l’apertura del rifugio. Vi è, infatti, anche un problema relativo ai contratti con i sindacati.
Il CEO di Housing Works, Charles King, aveva dichiarato che i lavoratori del rifugio sarebbero dovuti essere quelli del Retail, Wholesale and Department Store Union, mentre il New York Hotel and Gaming Trades Council sostiene che l’edificio abbia un contratto inviolabile con i lavoratori del consiglio.
La notizia, che forzerà il governo locale a cercare nuovi spazi per i rifugi, arriva a poco più di una settimana dalla promessa di Adams di aggiungere 900 letti a livello cittadino.