Il figlio del famoso scrittore Paul Auster è stato arrestato lo scorso venerdì a Brooklyn, con l’accusa di omicidio colposo di secondo grado, omicidio per negligenza e per aver messo in pericolo la sicurezza della piccola figlia.
La nipote del famoso romanziere è stata trovata senza vita dai paramedici lo scorso novembre, nella casa in cui viveva con Daniel Auster e la compagna Zuzan Smith. La bambina di soli 10 mesi è morta per via di un’overdose di eroina e fentanyl, dopo essere rimasta sola con il padre durante il turno lavorativo di Smith. Nonostante inizialmente Auster sostenesse di non aver fatto uso di droghe nei due giorni precedenti alla morte della piccola, il 44enne ha poi ammesso di essersi iniettato droghe pesanti quella stessa sera, proprio prima di addormentarsi nel letto insieme alla figlia Ruby.
Quando la madre ha chiamato Daniel Auster all’una di pomeriggio per assicurarsi che la bambina stesse bene, ha sentito la sua voce in sottofondo. Meno di 4 ore dopo, l’ambulanza entrava nell’appartamento dei due, dopo una chiamata del padre al 911 nella quale aveva descritto Ruby con “labbra blu e occhi rigidi”. L’uomo aveva somministrato alla piccola il Narcan, medicinale che può fermare l’overdose in una situazione d’emergenza. Era però troppo tardi: la bambina, infatti, è morta poco dopo aver raggiunto l’ospedale più vicino.
I medici legali della città hanno esaminato il corpo, trovando al suo interno abbastanza droghe da “rendere incosciente un adulto”. Lo racconta l’assistente del procuratore distrettuale Tien Tran, durante la citazione in giudizio avvenuta la scorsa domenica durante la quale un giudice ha ordinato che Auster si sottoponga a trattamento psichiatrico e che la sua cauzione fosse fissata a $100.000.
L’avvocato dell’uomo, John Godfrey dell’organizzazione no profit Legal Aid Society, aveva chiesto al giudice una cauzione ragionevole, anche per via dell’attuale sobrietà del suo cliente, della sua partecipazione agli incontri dei Narcotici Anonimi, e del fatto che si sia consegnato di sua volontà alla polizia.
La tossicodipendenza del figlio di Paul Auster era stata trattata sia nei romanzi del padre stesso che in quelli della sua seconda moglie, la scrittrice Siri Hustvedt. Entrambi avevano descritto la relazione tra padre e figlio dipendente dalle droghe che “terrorizzava” la sua matrigna. Sia il padre che la sorella di Daniel Auster, che come lui vivono a Brooklyn, non hanno voluto commentare la morte della bambina o l’arresto del giovane Auster.