Le stazioni del più grande sistema metropolitano degli Stati Uniti, quello newyorkese, sono cupe questo martedì mattina.
I passeggeri si concentrano sui loro telefonini, sembrano aspettare gli aggiornamenti delle notizie provenienti dalla 36esima strada, nel quartiere di Sunset Park di Brooklyn, dove alle 8.30 circa un uomo non ancora identificato ha sparato ad almeno 16 persone. L’uomo, che indossava una maschera antigas e un gilet da addetto ai lavori, avrebbe compiuto l’atto proprio su due vagoni della linea R, una metropolitana che collega il Queens alla parte bassa di Manhattan, fino ad arrivare alla punta sud-ovest di Brooklyn.
Oggi però, Brooklyn è diventata irraggiungibile. I treni B, D, N, Q, W, F, M ed R sono stati cancellati, hanno cambiato rotta o continuano a subire forti ritardi per via delle indagini ancora in corso. Tutte le fermate, dal nord al sud di Manhattan, dal Queens a Brooklyn, sono occupate da decine di agenti dell’NYPD, che accompagnati dalle unità cinofile, cercano il sospettato: un’afroamericano alto 1 metro e 65, i cui moventi rimangono ignoti.

Sunset Park è un quartiere tranquillo, un’area multiculturale che si affaccia sull’Upper Bay di New York dove una Chinatown in crescita convive con una comunità latinoamericana eterogenea. Le casette a schiera sui viali della zona sono abitate principalmente da membri della classe medio-bassa, cittadini che usano la metropolitana per raggiungere i loro posti di lavoro. Oggi al terrore del quale erano già vittime per via dei crimini d’odio e degli attacchi in metropolitana, si aggiungono i disagi nei trasporti locali.
Gli utenti dell’MTA non sembrano voler parlare dell’accaduto e rifiutano le domande a riguardo. Alcuni, quelli che si fermano al South Ferry senza attraversare l’East River, non sembrano toccati dalle vicende odierne.

“La mia percezione della violenza nella metropolitana non è cambiata, rimane quella che ho sempre avuto vivendo a New York da 40 anni,” dice Richard, un architetto di 67 anni.
Non tutti sembrano essere così ottimisti, però, e c’è chi vede un grande incremento del crimine in città, del quale il nuovo sindaco Eric Adams ha promesso di occuparsi in campagna elettorale.
“Posso dire che questa sparatoria è stata una grande sorpresa per tutti noi. Sembra che sia una persona arrabbiata che vuole mandare un messaggio, ma non sappiamo quale,” ha dichiarato Judith, 50enne nativa di New York che lavora come psicologa. “Credo fosse un luogo a caso, ma ci vorrà un po’ prima di saperne di più. In ogni caso, dobbiamo tutti stare al sicuro ed evitare la metropolitana quando possibile.”
Aggiornamento sul ricercato dalla NYP per la sparatoria qui.