Un confronto durato sette ore tra la comunità senzatetto dell’East Village e la polizia ha portato all’arresto di sei attivisti ed un homeless. Lo scontro, che ha avuto luogo sulla nona strada nella giornata di mercoledì, era dovuto allo sgombero delle tende e dei materassi delle persone senza fissa dimora, che ha avuto inizio a New York negli ultimi giorni sotto richiesta del sindaco Adams e della governatrice Kathy Hochul. Le organizzazioni che proteggono i cittadini che non si possono permettere di pagare l’affitto, insieme alla comunità, stanno protestando quest’iniziativa, che punta a rimuoverli dalle strade per spostarli in rifugi temporanei.
“I rifugi per i senzatetto ed i ‘porti sicuri’ sono ambienti abusivi”, ha spiegato il 37enne John Grima, leader della protesta che, da anni, vive tra la strada e questi ricoveri. “Come ci si può aspettare che le persone ricevano aiuto per i loro problemi di salute mentale o di abuso di sostanze in un ambiente che è tossico ed abusivo?”
L’accampamento preso di mira nella giornata ospitava una manciata di persone che avevano montato le loro tende sul marciapiede nel tentativo di ottenere un’area sicura da condividere. Il 6 aprile, giorno entro il quale le autorità avevano chiesto loro di abbandonare la zona, erano stati raggiunti da una dozzina di attivisti, pronti a proteggere i senzatetto tenendosi per mano.
“What would it take to get you off the streets, an outreach worker ahead of a line of police officers attempting to clear the encampment, “housing!” She shouts “we need housing.” pic.twitter.com/sI18WAGgG1
— Gwynne Hogan (@GwynneFitz) April 6, 2022
“È stato orribile, stupido e violento”, ha dichiarato Helen Strom, direttrice del supporto per gli homeless per il Safety Net Project. “Quello che il sindaco dovrebbe fare è mandare specialisti nell’ambito degli alloggi che possano inserire le persone negli appartamenti, invece di dare centinaia di migliaia di dollari dei contribuenti alla polizia”.
È proprio questa la richiesta dei senzatetto: ottenere appartamenti abbordabili, accessibili e confortevoli da parte del comune, sebbene questi siano ormai rari in città, come alternativa al vivere per strada o nei rifugi dove vengono maltrattati, tormentati o dove devono seguire regole troppo rigide.
“È ora di prendere posizione. Siamo stanchi di questa situazione”, ha dichiarato Sinthia Vee, che da diverso tempo vive per strada. “Non passerò altri tre anni in un rifugio a prendermi infezioni da stafilococco, aspettando mentre tutti i proprietari di casa mi dicono che non affittano a persone come me.” Quando uno degli operatori di sensibilizzazione chiamati dalla polizia le ha chiesto cosa ci vorrebbe per farle lasciare la strada, Vee ha risposto: “Un appartamento. Non ci servono altri grattacieli per ricchi. Non ci servono catapecchie come case popolari. Ci servono abitazioni decenti”.
Alla fine del confronto con le autorità, che avevano chiamato in loro supporto operatori, assistenti sociali e netturbini, sette persone sono state arrestate, tra cui l’organizzatore della protesta John Grima. La polizia ha legato loro i polsi con delle fascette da elettricista, mentre la maggior parte dei senzatetto e diversi attivisti avevano già sgombrato la zona.
I dati raccolti e distribuiti dalla città stessa raccontano che per ogni persona che viene ospitata dai rifugi, la città spende più di 3.500 dollari al mese. Secondo i cittadini in questione ed i loro difensori, questa cifra potrebbe essere usata per sostentare i 91.000 senzatetto che vivono sul territorio statale, offrendo loro uno dei 240.000 appartamenti non occupati solo a NYC.
“Ho appena assistito, probabilmente, ad un minimo di $100.000 sprecati per arrestare violentemente un uomo senza fissa dimora che ha bisogno di un appartamento, e che prova a sopravvivere in una tenda, – ha dichiarato Strom – Non c’è alcuna preoccupazione volta ad aiutare realmente la gente, o a pensare ai senzatetto come persone, l’unico obiettivo è di rimuoverle dalla zona”.