A New York gli amanti dell’opera possono esultare. Il Metropolitan Opera mette in scena Madama Butterfly, l’opera in tre atti di Giacomo Puccini dedicata alla regina d’Italia Elena di Montenegro. A interpretare il ruolo della tragica geisha sarà il soprano Eleonora Buratto.
Fino al 7 maggio, gli interessati potranno assistere a sei rappresentazioni dell’opera con prezzi a partire da 30 dollari, presentando la prova di completa vaccinazione contro il Covid-19 e indossando sempre la mascherina tranne quando si mangia o si beve nelle aree designate.
Iniziata nel 1901, la composizione della Madama Butterfly procedette con numerose interruzioni: l’orchestrazione venne avviata nel novembre del 1902 e portata a termine nel settembre dell’anno successivo, così soltanto nel dicembre 1903 l’opera poté dirsi completa in ogni sua parte.

Per la realizzazione del dramma, Puccini si documentò senza sosta sui vari elementi orientali che decise di inserirvi. Lo aiutarono particolarmente una nota attrice giapponese, Sada Yacco, e la moglie dell’ambasciatore nipponico, che incontrò in Italia facendosi descrivere usi e costumi del suo paese.
Il tenore Brian Jagde, qui a New York, veste i panni dell’insensibile ufficiale di marina americana che tradisce Madama Butterfly, insieme al mezzosoprano Elizabeth DeShong nel ruolo della sua devota cameriera Suzuki e al baritono David Bizic come console Sharpless.
Una curiosità: l’inno nazionale degli Stati Uniti d’America, che compare svariate volte all’interno dell’opera, in realtà ai tempi di Puccini era l’inno della Marina degli Stati Uniti d’America. Bisognerà attendere il 1931 perchè l’inno, con una risoluzione del congresso, diventi l’inno nazionale Usa.