Un funzionario del NYPD è morto e un altro è in gravissime condizioni dopo l’ennesima notte di sangue a Harlem, nord di Manhattan. Il ventiduenne Jason Rivera è stato freddato mentre era in servizio assieme ad altri due colleghi nella 32ª circoscrizione, che comprende la parte nord-orientale di Harlem.
Qualche minuto prima dell’incidente, la pattuglia era stata allertata da una donna che aveva chiamato il 911 per chiedere aiuto durante una lite domestica con il figlio in un appartamento sulla 135ª strada. Entrati nell’abitazione, secondo la ricostruzione del capo detective James Essig, gli agenti sarebbero stati bersagliati dai colpi di pistola dell’uomo, identificato nel 47enne pregiudicato Lashawan McNeil.
Inizialmente l’NYPD aveva riferito di un altro agente morto oltre a Rivera, ma più tardi è arrivata la rettifica: il collega non è morto, ma è ricoverato in condizioni gravissime in un ospedale di Manhattan. Ferito gravemente è anche il presunto esecutore dell’omicidio, colpito alla testa e a un braccio durante la sparatoria.
I lost my fellow officers in the line of duty. I remember my mother’s fear for her sons when we went to work every day.
Tonight, we lost a 22 year old son, husband and police officer. Another is fighting for his life.
Our hearts go out to their families.
— Mayor Eric Adams (@NYCMayor) January 22, 2022
Secondo quanto rivelato dalle autorità di sicurezza, McNeil si trovava in libertà vigilata dopo essere stato arrestato per traffico di stupefacenti nel 2003. Alle sue spalle altri quattro reati compiuti in giro per la nazione, tra cui l’aggressione di un poliziotto in Pennsylvania nel 2002 e la detenzione illegale di armi in South Carolina nel 1998. La pistola utilizzata per l’omicidio della scorsa notte, il cui caricatore aveva ancora una quarantina di colpi, sarebbe stata rubata dall’uomo a Baltimora nel 2017.
Durissima la reazione della commissaria di polizia Keechant Sewell e del sindaco Eric Adams. “Faccio fatica a trovare le parole per esprimere la tragedia che stiamo vivendo,” ha commentato la prima donna afroamericana a capo dell’NYPD, secondo cui Rivera è stato “ucciso perché ha fatto quello che gli abbiamo chiesto di fare”. Adams non ha usato mezzi termini: “Questo non è stato solo un attacco a tre ufficiali coraggiosi,” ha affermato il sindaco. “Questo è stato un attacco alla città di New York, un attacco ai bambini e alle famiglie di questa città,” ha aggiunto Adams, accusando il Congresso di star facendo poco per limitare la proliferazione delle armi.
Il riferimento è all’impetuosa avanzata del crimine violento per le strade della Grande Mela: appena prima di recarsi all’Harlem Hospital, Adams aveva partecipato a una veglia a sostegno di una bambina di soli 11 mesi sfiorata da un proiettile vagante nel Bronx. Solo nell’ultima settimana sono stati quattro i poliziotti finiti sotto il fuoco dei criminali dei cinque boroughs, 7 in totale da inizio anno.
Uno dei motivi dell’ampio successo elettorale del sindaco è stata proprio la promessa dell’ex capitano di polizia di riportare law and order a New York, anche se dall’inizio del suo mandato i crimini violenti non sono certo diminuiti. L’ultimo episodio in ordine di tempo è l’omicidio di una donna asiatica, gettata contro un convoglio in corsa alla stazione della metropolitana di Times Square. La scena del delitto, peraltro, è poco distante dal luogo in cui fu brutalmente accoltellato il ricercatore italiano Davide Giri lo scorso dicembre.