La pandemia ha scoraggiato l’uso dei mezzi pubblici e la bicicletta sembra essere il veicolo preferito post-covid dai newyorkesi, tanto da aver comportato un vero e proprio cambiamento dello stile di vita, ridefinendo il ruolo di questo mezzo in città. Per le generazioni degli americani, infatti, andare in bicicletta ha sempre rappresentato il simbolo delle passeggiate estive rilassanti o il nostalgico rito di passaggio nella crescita dei bambini, più che un mezzo di spostamento quotidiano.
“Oggi invece la bicicletta sembra un valido e alternativo approccio alla mobilità urbana”, dice Sarah M. Kaufman, direttore associato del Rudin Center for Transportation Policy and Management della New York University, “i cittadini non privilegiano più l’uso delle auto, ma un modello sostenibile e sicuro”. Da quando infatti la pandemia ha sconvolto la vita quotidiana dei newyorkesi, il ciclismo ha assunto un ruolo cruciale e salvavita. Le biciclette, oltre a essere un mezzo economico che consente di muoversi in città, sono anche un buon modo per allenarsi in sicurezza e all’aria aperta.
L’abitudine quindi sembra persistere, il numero dei ciclisti nei cinque distretti è elevato e i negozi di biciclette continuano ad avere una forte richiesta non solo per le riparazioni, ma anche per gli acquisti. L’offerta però non riesce a soddisfare la domanda: c’è infatti una carenza dei mezzi, perchè molte delle grandi aziende di biciclette si affidano alla produzione estera, principalmente in Cina e le chiusure di diverse fabbriche a causa del coronavirus hanno portato un blocco delle importazioni che dura da più di un anno. “Ogni bici che arriva, sparisce” ha detto Michael Gonzalez, il manager di Astoria Bike Stop nel Queens, “fino a febbraio del 2022 non ci saranno rifornimenti”. Nonostante i negozi risentano di questo rallentamento, le entrate giornaliere sono comunque compensate dalle richieste delle innumerevoli riparazioni, tanto che in alcuni punti vendita, come Atlantic Bicycles a Boerum Hill, c’è una lista di attesa di due settimane. “Alcune persone sostengono di non volere più salire su un autobus” ha detto Estrella, di Astoria Bike Stop.
Tra i fattori che stanno contribuendo a stabilizzare la mobilita dolce, c’è anche l’ampliamento da parte della città delle infrastrutture a misura di bicicletta, la creazione di spazi più accessibili ai ciclisti, così some l’apertura della nuova pista ciclabile del ponte di Brooklyn in autunno. Inoltre, tante organizzazioni no profit come Bite New York ne promuovono l’utilizzo e l’abitudine della nuova mobilità newyorkese è confermata anche dai dati: in un giorno feriale non festivo di giugno, 22.580 ciclisti hanno attraversato l’East River, rispetto ai 21.675 dell’anno scorso, con un aumento del 4%. Nei giorni senza pioggia la crescita è stata dell’11%, fino a 25.431 ciclisti in una giornata di sole e i fine settimana hanno visto un calo dell’11%.
È smentita quindi l’idea che con una graduale normalizzazione della situazione pandemica, l’interesse per le biciclette sia destinato a calare. Dire però quanto ci voglia per ottenere una bicicletta per un newyorkese interessato all’acquisto è impossibile. Dipende da troppe variabili. Va da sé che, qualora ce ne sia la possibilità, una bicicletta usata potrebbe essere un’interessante alternativa. Per farsi un’idea vale assolutamente la pena sfogliare Craigslist, Facebook Marketplace e persino eBay per vedere se ci sia qualche occasione.
Non esiste una regola universale per le biciclette usate, ma con l’aiuto di un amico esperto si può acquistare qualcosa di sicuro e durevole per meno di 200 $. Per una guida prudente invece ci si può affidare a Google Maps, che ha attivato un’opzione apposita per le indicazioni stradali in bicicletta. Anche BikeMap, un’app gratuita per iOS e Android, è una buona risorsa sia per pianificare percorsi ciclabili locali, sia per localizzare piste ciclabili, greenways e corsie nelle vicinanze della propria abitazione. Per chi invece non si è fatto scoraggiare dalle lunghe liste d’attesa, può sempre pazientare mentre sfoglia New York Bike Style, il libro del giornalista e fotografo Sam Polcer, che racconta New York e i suoi ciclisti.