Con l’aumento delle vaccinazioni e l’allentamento delle restrizioni dovute al coronavirus, i newyorkesi stanno tornando in massa nei luoghi culturali: il Metropolitan Museum of Art ha attirato più di 10.000 visitatori al giorno da fine maggio, il massimo dall’inizio della pandemia, con file che si trascinano fuori dalla porta, fin giù per le scale, serpeggiando intorno agli alberi e oltre le bancarelle di hot dog sulla Fifth Avenue.
Anche se il governatore Andrew Cuomo ha revocato l’obbligo delle mascherine per le persone vaccinate, la maggior parte dei musei della città mantiene ancora la regola di indossarla, perché non tutti i visitatori si sentirebbero a proprio agio circondati da un mare di volti nudi. Non è certamente tutto tornato alla normalità, ma il bisogno di viverla incombe, tanto che centinaia di cittadini si sono ritrovati ad applaudire e piangere sulle panche del nuovo anfiteatro di Little Island, che è stato aperto nel fine settimana.
Ai newyorkesi affamati di cultura è stato offerto un nuovo spazio all’aperto per godersi gli spettacoli dal vivo, 687 posti che sono andati tutti occupati per il primo spettacolo a pagamento che si è tenuto nella nuova oasi sul fiume Hudson. Come riporta il New York Times, ad aprire la serata è stata un’esibizione emotivamente vivace del Broadway Inspirational Voice, il coro guidato da Michael McElroy perlopiù composto dai membri dei musical di Broadway che finalmente, dopo mesi di disoccupazione, hanno potuto esibirsi dal vivo.
Inspirational Voices è un gruppo musicale fondato nel 1994 da McElroy, quando, in un periodo della sua vita in cui molti dei suoi amici stavano morendo per l’Aids, lo creò come risposta a un bisogno di guarigione spirituale. Quella tenutasi nel weekend è stata però la sua ultima esibizione, perchè ha deciso di lasciare il gruppo per dedicare il suo tempo ad altre attività creative e alla sua cattedra di teatro musicale presso l’Università del Michigan.
È stato uno spettacolo importante, pianificato dal mese di gennaio e voluto proprio per riempire il vuoto creato dalla pandemia. Non sapendo quanto velocemente la città sarebbe stata in grado di fornire i vaccini e tornare alla normalità, le prove si sono svolte inizialmente con i membri del coro riuniti virtualmente, poi si sono trasferite in uno spazioso studio di registrazione, rispettando le regole del distanziamento e alla fine del mese si sono svolte le prove generali in un parco, per poi esibirsi dal vivo nel nuovo anfiteatro che galleggia sul fiume Hudson vicino alla West 13th Street.
“Dopo l’oscurità, c’è sempre la luce”, ha detto McElroy mentre esortava il pubblico a riconnettersi l’uno con l’altro. Entusiasta sembra essere anche Barry Diller, il mega-magnate che ha investito per Little Island. Sebbene infatti un teatro all’aperto sia sempre stato parte del progetto, Diller non immaginava che potesse essere così benefico per la città post pandemica.
I newyorkesi, in questa nuova estate, hanno più che mai bisogno di un luogo per godersi spettacoli dal vivo all’aperto. La commozione gioiosa degli spettatori e di alcuni membri del coro sembra proprio la conferma che New York, dopo la caduta, si è risollevata.