Andrew Cuomo, il governatore dello stato di New York, ha annunciato martedì 30 marzo, la firma della legge che legalizza l’uso della marijuana a scopo ricreativo, facendo diventare così l’Empire State il quindicesimo degli USA ad approvare una legge simile.
Secondo le stime dello stato, le entrate fiscali derivanti dal business della marijuana potrebbero attestarsi attorno ai 350 milioni di dollari all’anno e creare potenzialmente da 30.000 a 60.000 posti di lavoro.

“Questo è un giorno storico a New York – ha dichiarato il governatore Cuomo – Corregge i torti del passato mettendo fine alle dure sentenze detentive, abbraccia un’industria che farà crescere l’economia dell’Empire State, e dà la priorità alle comunità emarginate in modo che coloro che hanno sofferto di più siano i primi a raccoglierne i frutti. New York ha una fama storica per essere la capitale progressista della nazione, e questa importante legislazione porterà ancora una volta avanti quell’eredità”.

Andrew Yang, candidato favorito alla carica di sindaco alla città di New York, ha accolto a braccia aperte l’approvazione della legge. Secondo Yang: “È arrivato il momento per una politica coraggiosa sulla cannabis, che corregga gli errori del passato e faccia germogliare questa industria a NYC”.

Bernie Sanders, il senatore del Vermont, democratico dell’ala progressista e principale sfidante di Joe Biden alle primarie del partito democratico per la Casa Bianca nel 2020, ha commentato sui social: “Bene. La marijuana dovrebbe essere legale in tutta la nazione. Tutte le condanne per marijuana dovrebbero essere cancellate. È un’assurdità e un’idiozia che il governo federale consideri la marijuana pericolosa come l’eroina”.
Ma cosa prevede nello specifico il “New York State Cannabis/Marijuana Regulation & Taxation Act” (S.854-A/A.1248-A)?
Possesso personale e coltivazione domestica
Fuori dalla propria abitazione sarà legale possedere fino a 3 once di cannabis (pari a 85 grammi) e 24 grammi di prodotto concentrato. È consentita anche la coltivazione domestica (3 piante mature e 3 piante immature per adulti sopra i 21 anni; 6 piante mature e 6 piante immature al massimo per famiglia consentita dalla legge), con alcune limitazioni.
L’uso medico
La legge amplia l’elenco delle condizioni mediche per cui è consentita l’assunzione di marijuana a scopo terapeutico.
Le licenze
La normativa impone una netta distinzione tra coltivatori e distributori da una parte, e distributori dall’altra. Se produci, non puoi vendere, e viceversa. Inoltre, con l’obiettivo di diversificare la partecipazione al nuovo mercato, le regole stabiliscono che almeno il 50% delle licenze debbano essere rilasciate a impresa di proprietà di donne, agricoltori in difficoltà economica o veterani disabili.
La tassazione
Verrà applicata un’imposta sulle vendite in base ai milligrammi di THC contenuti (non più in base al peso), con aliquote diverse in base al tipo di prodotto venduto. L’accisa sulle vendite sarà del 13%, di cui il 9% andrà allo stato e il 4% alle autorità locali.
Tutto le entrate fiscali destinate allo stato saranno depositate nel fondo delle entrate della cannabis dello stato di New York e aiuteranno a contribuire il finanziamento di altri programmi (40% all’educazione, 40% al Fondo per il reinvestimento delle sovvenzioni comunitarie, 20% al Fondo per il trattamento delle droghe e l’educazione pubblica). Mentre le entrate fiscali destinate alle autorità locali saranno redistribuite per il 25% alle contee e il 75% al comune.
Cannabis e codice della strada
L’uso di cannabis da parte dei conducenti rimarrà proibito e comporterà le stesse sanzioni che ha attualmente.
Cancellazione dei precedenti penali
Il testo prevede l’eliminazione automatica per chiunque abbia una precedente condanna per possesso o vendita di marijuana e che ora sarebbe legale secondo la legge. Contiene, inoltre, varie disposizioni per assicurare che la cannabis sia trattata come una sostanza legale e per prevenire un uso discriminatorio delle sanzioni.
L’ufficio per la gestione della cannabis
La legislazione prevede l’istituzione dell’Office of Cannabis Management (OCM), un organismo composto da 5 membri (tre nominati direttamente dal governatore e due da ciascuna camera dello stato) che dovrà far rispettare le regole sull’uso dei cannabinoidi.
Campagna di salute pubblica e di educazione
L’OCM – in collaborazione con gli stati e le associazioni del territorio – dovrà approvare un programma per tutelare la salute pubblica e promuovere l’educazione all’uso consapevole della cannabis.
Discussion about this post