Dall’inizio della pandemia fino al 31 Luglio, molti lavoratori indipendenti hanno ricevuto un sussidio di $600 alla settimana, per aiutarli a sopravvivere economicamente durante la pandemia di COVID-19. Più in generale, i disoccupati negli USA si erano preparati per il termine dell’aiuto monetario federale, fissato per il 26 Dicembre 2020. Ma, all’ultimo momento, il presidente Donald Trump ha firmato un ordine che dedica 900 miliardi di dollari per assistenza COVID-19 e un conto di spesa omnibus di 1,4 trilioni di dollari per finanziare il governo.
Nello specifico, a terminare dovevano essere la Pandemic Unemployment Assistance (PUA) e la Pandemic Emergency Unemployment Compensation (PEUC), programmi che estendevano l’indennità di disoccupazione ai regolari dipendenti. Ma, poco prima della scadenza a mezzanotte, dopo la pressione da parte di entrambi i partiti in Congresso, Trump ha firmato il nuovo ordine.
Il processo di approvazione non è stato semplice: nell’ultima settimana, infatti, Trump si era detto contrario al disegno di legge, chiedendo che gli assegni di “soccorso” da 600 dollari fossero aumentati a 2.000 dollari, e chiedendo una riduzione della spesa complessiva. Milioni di americani che beneficiano dei due programmi di soccorso federali, iniziati a marzo, sarebbero stati influenzati negativamente dall’improvvisa perdita di assistenza federale, compresi gli 1,2 milioni di newyorkesi la cui unica fonte di disoccupazione è stata la PUA. Inoltre, milioni di americani potrebbero perdere una settimana di paga poiché i due programmi erano tecnicamente scaduti prima che il presidente Trump firmasse il nuovo ordine di legge.
“Le mie stime sono che circa 600-700.000 residenti di New York City stavano ricevendo PUA”, ha detto James Parrott, direttore delle politiche economiche e fiscali presso il New School Center for NYC Affairs. “Quei lavoratori sarebbero stati veramente sfortunati se non ci fosse stata un’estensione di quei benefici”. I newyorkesi che ricevono regolari indennità di disoccupazione avrebbero comunque potuto beneficiare per un totale di 20 settimane nell’ambito di un programma di benefici estesi (EB).
Ma ora con l’approvazione di questa recente legge di soccorso, i residenti dello Stato di New York hanno diritto ad un’estensione di 11 settimane in aggiunta alle 20 settimane già previste dal programma EB. Oltre ad un’estensione di 11 settimane, i beneficiari dell’assicurazione contro la disoccupazione riceveranno anche altri $ 300 a settimana. Sebbene sia la metà dell’assistenza aggiuntiva che le persone ricevevano all’inizio di quest’anno, avrà comunque un impatto.
Tuttavia, New York City farà comunque fatica ad andare avanti se non riceverà alcuna assistenza federale. “Quello che non c’è in questo pacchetto di assistenza economica era un alleggerimento fiscale per i governi statali o locali”, ha detto Parrott. E infatti, lo Stato di New York prevede un calo delle entrate pari a 59 miliardi di dollari entro il 2022 a causa della continua crisi dovuta al coronavirus, uno dei maggiori deficit di finanziamento nel paese. La città di New York prevede un gap di bilancio di 13,2 miliardi di dollari nei prossimi quattro anni. “La minaccia è una riduzione piuttosto significativa dei servizi pubblici, inclusa l’istruzione”, ha affermato Parrott. “Ci sono molte persone che stanno facendo grande fatica. Nonostante tutte le varie forme di assistenza incluse nella nuova legge federale, per gli inquilini e le piccole imprese c’è ancora un grosso problema, ovvero quello di rimborsare l’affitto”.
La città e lo stato non potranno rispondere a questo bisogno economico, sempre più disperato, se non ci saranno aiuti fiscali federali. Con una nuova amministrazione in arrivo, tuttavia, gli esperti si aspettano che i soccorsi arriveranno presto. Ma molto dipende ancora dall’esito delle elezioni in Georgia del 5 gennaio, che potrebbero far mantenere ai Repubblicani il controllo del Senato. Nel frattempo, il nuovo disegno di legge di stimolo fornirà sollievo agli americani fino al 14 marzo.
A soccorrere i newyorkesi è arrivato anche il Governatore Andrew Cuomo, che ha appena approvato un ordine che proibisce gli sfratti fino al 1° maggio per tutti gli inquilini che non riescono a pagare gli affitti a causa della crisi causata dalla pandemia. Il piano è stato approvato dai legislatori con una maggioranza schiacciante, e si chiama: “COVID-19 Emergency Eviction and Foreclosure Prevention Act”.
La legislazione andrà a beneficio anche dei proprietari di case: per esempio, saranno consentite deroghe per chi non riesce a pagare il mutuo. Il leader della maggioranza al Senato dello stato Andrea Stewart-Cousins ha affermato che questo provvedimento “invia un’àncora di salvezza a milioni di newyorkesi”. Gli inquilini dovranno compilare un modulo di dichiarazione di disagio economico, affermando che hanno perso reddito, non sono stati in grado di trovare lavoro, non possono permettersi i costi di trasloco o hanno dovuto aumentare le spese per la salute a causa della pandemia. Possono usare come giustificazione anche il fatto di avere qualcuno nella loro famiglia che fa parte di un gruppo ad alto rischio COVID-19.
“Vedremo cosa accadrà entro maggio – ha detto Cuomo – Non vogliamo che le persone vengano sfrattate. Non vogliamo che debbano andare in tribunale per combattere lo sfratto. Ma vogliamo assicurarci che non commettano nemmeno frodi, quindi faranno dichiarazioni che saranno legalmente applicabili”.
Nonostante la media giornaliera di contagi a New York City sia leggermente scesa, 3.424 al giorno, (il mese scorso l’aumento era dell’85%), la città fa fatica a contenere il virus. In media la scorsa settimana i casi sono stati 4.200, con una media di 42 decessi giornalieri. Ma sia l’arrivo del vaccino, che l’inaugurazione del presidente eletto Biden, a sole 3 settimane di distanza,potrebbero iniziare a fornire un barlume di speranza per i newyorkesi.