La gara regina dei mondiali di atletica, i 100 metri, per gli Stati Uniti è stata un trionfo assoluto. Senza il campione olimpico italiano Marcell Jacobs, costretto alla resa dal riacutizzarsi di un infortunio, Fred Kerley ha onorato i favori del pronostico lasciandosi alle spalle Marvin Bracy e Trayvon Bromell (9.88), divisi da un solo millesimo di secondo.
Podio tutto a stelle e strisce accolto a gran voce dal pubblico, che ha scandito ad alta voce la sigla “U-s-a, U-s-a”. Gli atleti di casa hanno ottenuto la tripletta che sognavano, la prima sui 100 metri dal 1991 (quando i Mondiali dei 100 furono vinti da Lewis davanti a Burrell e Mitchell).
“L’abbiamo annunciato e l’abbiamo fatto”, ha gridato Kerley al microfono dello stadio, prima di definirsi “orgoglioso” del suo successo, lui che fin qui aveva brillato soprattutto nei 400 metri, distanza sulla quale ha vinto il bronzo ai Mondiali a Doha nel 2019.
Vicecampione olimpico a Tokyo, Kerley non ha potuto cercare l’agognata rivincita contro Jacobs, messo ko da una contrattura al culmine di una stagione sin qui decisamente complicata. Alle spalle di Kerley, che sarà al via anche nei 200, Bracy, alla sua prima medaglia all’aperto (lui che è uno specialista indoor) e e Bromell, al suo secondo bronzo mondiale dopo che una serie di gravi infortuni gli erano quasi costati la carriera.